Almeno una trentina di giovani agricoltori sono stati esclusi dalla graduatoria definitiva del Bando Misura 112 "Insediamento dei Giovani Agricoltori" (PSR 2007-2013) pubblicato sul BUR del 1 agosto scorso solo ed esclusivamente per una questione formale in quanto non hanno “vistato” alcuni fogli. A denunciarlo, in una nota congiunta, sono la Cia e l’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoltori) sottolineando che la questione assume il significato di un’attenzione pari a zero da parte della massima istituzione regionale rispetto al problema del ricambio generazionale in agricoltura da tutti sostenuto, a parole, come una priorità essenziale per il futuro del comparto e per l’occupazione giovanile.
Abbiamo lavorato al Tavolo Verde e con gli Uffici del Dipartimento Agricoltura – riferiscono Cia e Agia – per far rientrare nella graduatoria definitiva tutti quei giovani che per una semplice omissione o disattenzione di natura formale e non sostanziale erano stati esclusi (da 195 ammessi con la graduatoria provvisoria si è passati a 240 su 318 richieste complessive presentate), per una spesa di poco superiore agli 8 milioni di euro.
Nel sottolineare che in proposito l’ufficio legale della Cia ha supportato i ricorrenti per individuare idonee soluzioni per l’accoglimento dei ricorsi, tenuto conto che si tratta di elementi non sostanziali, non preclusivi o limitanti interessi di terzi, Cia e Agia evidenziano che la decisione finale di respingere i ricorsi e di escludere dal bando una trentina di giovani imprenditori agricoli per mere capziosità burocratiche, segna una pagina non esaltante per la Regione Basilicata. La beffa si aggiunge al danno – dicono Cia e Agia – che consiste nell’impossibilità per i giovani esclusi di partecipare ad un nuovo Bando del Psr sull’imprenditoria giovanile e, quindi, con la c ondanna definitiva e senza appello a rinunciare ai propri progetti di lavoro in una fase in cui è sempre più importante il ricambio generazionale e l’avvio di nuove imprese.
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