#CharlieEbdo, mozione di solidarietà del Consiglio regionale

Il testo approvato dall'Aula invita il presidente della Regione “a farsi portavoce del cordoglio dei cittadini lucani ai concittadini europei che hanno pagato con la vita il loro coraggio civile”. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime

Una mozione che invita il presidente della Regione &ldquo;a farsi portavoce, tramite il Governo nazionale, del cordoglio dei cittadini lucani, della loro vicinanza ai concittadini europei che oggi hanno pagato con la vita il loro coraggio civile nell&rsquo;affermazione e nella difesa della democrazia e dei comuni valori di libert&agrave; e di tolleranza&rdquo;, &egrave; stata approvata oggi all&rsquo;unanimit&agrave; dal Consiglio regionale su proposta di tutti i Gruppi consiliari.<br />La mozione si riferisce &ldquo;all&rsquo;attacco omicida alla redazione del giornale Charlie Hebdo, che ha prodotto l&rsquo;assassinio di almeno 12 persone, tra cui il direttore Stephane Charbonnier e di altri noti giornalisti e vignettisti oltre ad agenti di polizia da parte di criminali che avrebbero rivendicato la propria appartenenza all&rsquo;organizzazione terroristica Isis&rdquo;. Di fronte &ldquo;all&rsquo;estendersi e all&rsquo;aggravarsi di atti di fanatismo violento da parte di chi calpesta e infanga innanzitutto i veri valori della religione e della civilt&agrave; &ndash; &egrave; scritto nel testo della mozione, letta in Aula dal consigliere Robortella &ndash; l&rsquo;unica risposta civile &egrave; il sostegno di ogni istituzione rappresentativa europea ad una comune politica che abbia l&rsquo;obiettivo di ampliare gli spazi di libert&agrave; e di democrazia anzitutto nei molti luoghi del mondo ove fondamentalismi e fanatismi di ogni genere li negano e li calpestano&rdquo;.<br />Prima del voto il vicepresidente dell&rsquo;Assemblea Francesco Mollica ha chiesto all&rsquo;Aula di osservare un minuto di silenzio in rispetto delle vittime &ldquo;per l&rsquo;attacco feroce e bestiale alla libert&agrave; di espressione e di pensiero vissuto ieri dai giornalisti della redazione di Charlie Ebdo&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />

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