Intervento di Angelo Summa
Segretario regionale Cgil Basilicata

Fa specie che il dipartimento Ambiente abbia avvertito l'impellente necessità di replicare  a  quanto evidenziato dalla Cgil Basilicata in merito alle note vicende giudiziarie che lo vedono direttamente coinvolto.
Una reazione che dimostra in modo inequivoco che la lezione che ci arriva dalla vicenda giudiziaria, non solo non appare compresa in tutti i suoi effetti dirompenti, ma viene, con colpevole superficialità, derubricata come se fosse un anonimo episodio della pur tormentata storia regionale
Che in Basilicata il tema dell'ambiente fosse strumentalizzato era noto ormai da tempo, ma che si arrivasse, incredibilmente, ad una sofisticazione del campo delle responsabilità che sono istituzionalmente in capo anche e soprattutto al dipartimento in questione appare un fatto del tutto  nuovo.
La Basilicata, come del resto ha severamente ammonito la Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti si è mostrata colpevolmente in ritardo ed in forte deficit istituzionale. La carenza di governance sulla delicata e complessa materia ambientale, l'assenza di coordinamento e vigilanza sugli organi strumentali, qual è  appunto l'Arpab, sono tutte responsabilità ascrivibili innanzi tutto al Dipartimento Ambiente.
Non compete certo al sottoscritto emettere sentenze di condanna; è evidente che la magistratura farà il suo corso e chiarirà presto e bene omissioni, inadempienze e responsabilità dei singoli; ma è pur vero che ha già disvelato un racconto fatto di responsabilità personali per nulla estranee allo stesso Dipartimento che  si è affrettato ad ergere inopportune barricate difensive.
Dalla dirigente generale, Carmen Santoro, ci saremmo aspettati altro,  non parole inappropriate ma autocritiche costruttive animate da uno spirito programmatico teso a superare emergenze e criticità contingenti ma soprattutto a rafforzare il sistema dei controlli e delle validazioni ambientali avendo come unico obiettivo quello di restituire credibilità all'intero sistema istituzionale che opera in materia ambientale e dignità a tutti i lavoratori che con professionalità quotidianamente vi operano.
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