Diritti universali, pari opportunità, partecipazione alla vita democratica del Paese. Questi alcuni dei temi trattati all’evento promosso dalla Cgil Basilicata in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Nella sede di via del Gallitello, a Potenza, è andato in scena lo spettacolo “Corpo. Violenza. Lavoro. (Tre assoli teatrali sulla condizione femminile)” – tre monologhi teatrali scritti e messi in scena dalla Compagnia de L'Albero con Alessandra Maltempo, Donatella Corbo e Ramona Rufino per la regia di Vania Cauzillo – a cui è seguito il dibattito moderato dal giornalista e scrittore Rocco Pezzano e al quale hanno preso parte l’avvocata Morena Rapolla, la psicoterapeuta Antonella Amodio, Anna Russelli della segreteria regionale della Cgil Basilicata e Angelo Summa, Segretario Generale della Cgil Basilicata.
Attraverso il linguaggio teatrale si è voluta esplorare la condizione femminile nelle sue caratterizzazioni più profonde: il significato del rapporto della donna con la sua fisicità tra essere e apparire, la violenza domestica tramite il racconto della vicina di casa della vittima che diventa testimone involontario e impotente della tragica vicenda di Anna e l’aut – aut tra maternità e lavoro. Uno spazio di riflessione su un tema ancora attualissimo: quanto è stato fatto e quanto resta da fare sulla condizione femminile?
“Se guardiamo alla società occidentale – ha detto Anna Russelli – possiamo dire che la situazione è migliorata anche se, non possiamo dimenticarlo, la Basilicata viene citata ancora come caso negativo rispetto alla rappresentanza di genere”. Indice, secondo la Cgil Basilicata, di una fase di regressione rispetto alla conquista delle donne di certi diritti. Conclude Angelo Summa: “La fase di progresso si è arrestata a causa di un deficit di democrazia. Più le donne si sono emancipate più si è avuta una regressione dal punto di vista partecipativo della democrazia, che è diventata ancora più maschilista. C’è bisogno di riprendere le battaglie che ripristinino i diritti delle donne. Da qui l’impegno della Cgil Basilicata a portare avanti il dibattito cominciato oggi con azioni politiche concrete che puntino su tre aspetti fondamentali: una maggiore presenza nelle scuole insieme alle altre associazioni, le così dette quote di genere e un avanzamento legislativo regionale rispetto alla questione lavoro, colmando il deficit politico che esiste nella relazione con il mondo delle imprese”.
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