La Cgil Basilicata sostiene la mobilitazione “24ore senza di noi”, promossa dal comitato “Primo Marzo” per dare voce e spazio ai migranti, ai loro diritti, alla loro dignità.
E’ quanto afferma in una nota il segretario generale della Cgil di Basilicata, Antonio Pepe che aggiunge: “Quest'anno il primo marzo assume un valore particolare in quanto le coste del Mezzogiorno rappresentano un luogo di approdo per tanti profughi dei paesi africani in cui la rivolta sta disarcionando dittatori che da decine di anni tengono la popolazione in condizioni di vita disumane, violando sistematicamente diritti civili e politici.
La Cgil Basilicata, nel sottolineare il valore aggiunto che i migranti danno al mondo del lavoro in Italia, nel Mezzogiorno ed in speciale modo in Basilicata, dove molta parte del lavoro agricolo viene svolto proprio da mano d'opera extracomunitaria, rivendica l’adozione di interventi urgenti sulla condizione dei migranti:prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro; stimolo alla regolarizzazione dei lavoratori sommersi e norme di contrasto al caporalato, dichiarando tale comportamento un reato penale; modifica del meccanismo aberrante del decreto flussi; ripensamento del reato di clandestinità; riforma del metodo per conferire la cittadinanza agli stranieri, a partire dagli oltre mezzo milione di bambini nati sul territorio italiano da famiglie straniere; diritto di voto nelle elezioni amministrative.
Alla Giunta regionale della Basilicata – conclude Pepe – chiediamo di mettere in campo politiche strutturate di integrazione per far si che le strutture di accoglienza siano pronte e omologate per contenere i flussi migratori di extracomunitari, che ogni hanno partecipano alla crescita ed allo sviluppo del settore agricolo sul territorio, ed in special modo nelle aree agricole del Vulture Melfese e del Metapontino”.
As-Bas