“Nell’ambito dei controlli effettuati nelle maggiori aziende di allevamento dei bovini, il personale del Corpo forestale dello Stato ha riscontrato violazioni penali e amministrative di ben 63 ditte situate nel potentino”. E’ quanto si legge in un comunicato del Cfs. “I controlli traggono spunto dai risultati sull’eutrofizzazione delle acque del lago Pertusillo, ovvero sull’enorme proliferazione di microalghe. Si tratta, secondo gli studi condotti dall’ARPA Basilicata, di eutrofizzazione da nitrati d’acqua, causata dall’impiego eccessivo di fertilizzanti chimici e da altre pratiche agricole non corrette come la cattiva gestione dell’irrigazione o le errate modalità di spandimento. Messi sotto osservazione dodici allevamenti bovini della zona, che, da una parte, avrebbero utilizzato il letame come concimante naturale per l’agricoltura, ma, dall’altra, avrebbero inquinato le falde acquifere con sostanze cancerogene attraverso lo scorretto spandimento degli effluenti di allevamento. Nel 75 per cento delle ispezioni nell’area del Pertusillo è stata riscontrata la gestione irregolare dei letami. Critico il bilancio dei controlli effettuati sugli animali: riscontrate 78 violazioni alla normativa sull’identificazione e registrazione dei bovini, che però saranno sanabili in quanto si tratta di prima violazione. In materia di urbanistica, in 25 aziende si è riscontrata la violazione del Testo Unico dell’edilizia. Il personale del Corpo forestale ha effettuato inoltre verifiche sul lavoro irregolare. Tutti i dipendenti delle strutture coinvolte, spesso extracomunitari, erano in regola”.
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