Cets Parco App. Lucano, chiusa la prima fase

Si è conclusa la prima fase del processo di adesione alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. L’adesione alla Cets  esprime la volontà dell’ente gestore dell’area protetta e dei diversi stakeholders coinvolti di favorire un turismo coerente coi principi dello sviluppo sostenibile; un turismo, quindi, che preservi nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo allo sviluppo economico del territorio.
All’incontro finale, tenutosi venerdì 14 dicembre presso la sede del Parco a Marsico Nuovo, erano presenti numerosissimi amministratori, rappresentanti di associazioni, imprenditori privati, molti dei quali hanno partecipato assiduamente ai precedenti Forum, fornendo un contributo essenziale per la identificazione degli obiettivi della Strategia che caratterizzerà le politiche turistiche del Parco per i prossimi 5 anni.
In apertura Giuseppe Dodaro, il tecnico di Federparchi-Ambiente Italia che ha coordinato il progetto, ha illustrato le principali caratteristiche del Piano d’Azioni, lo strumento operativo che definisce tempi e modalità con cui la Strategia dovrà essere realmente implementata.
Il Piano è il frutto del lavoro realizzato durante il lungo percorso partecipativo e si compone di un numero elevato di azioni che rispondono agli obiettivi individuati dai 10 Principi per il turismo sostenibile identificati dalla Cets.
Molte proposte puntano a continuare il produttivo dialogo tra i diversi protagonisti della filiera turistica attraverso la creazione di processi continui di confronto e scambio. Altre si sono concentrate sulla necessità di una comunicazione più incisiva e adatta alle caratteristiche dei diversi target. Sono state identificate nuove proposte turistiche, che puntano a integrare le offerte sfruttando il ricco patrimonio naturale, culturale, architettonico del Parco e la sua vicinanza ad altri attrattori.
Nel complesso un Piano ambizioso e costruito dal basso, che necessita per la sua realizzazione dell’impegno del Parco e di tutti coloro che hanno proposto delle azioni e si sono assunti davanti al Forum la responsabilità di portarle a termine.
A seguire Roberto Mazzà di SL&A, esperto di turismo sostenibile e valorizzazione di prodotti, ha fornito qualche utile spunto rispetto alle potenzialità di crescita del sistema turistico del Parco. In particolare ha evidenziato come il turismo dei Parchi sia contraddistinto da un numero elevato di differenti tipologie di fruitori, per i quali devono essere immaginate differenti servizi e strategie di marketing.
Successivamente è intervenuto Gianfranco Ciola, direttore del Parco Regionale delle Dune Costiere fra Torre Canne e Torre San Leonardo (BR), che di recente è entrato a far parte delle aree CETS. Ciola ha illustrato i vantaggi in termini di visibilità e capacità di programmazione finora ottenuti grazie al riconoscimento e al percorso svolto, che ha contribuito a rafforzare la collaborazione tra operatori e tra questi e il Parco. I primi risultati positivi conseguiti hanno spinto tutti coloro che si sono proposti per realizzare alcune azioni a continuare nel proprio impegno e magari a porsi degli obiettivi ancora più alti. Uno di questi è Corrado Rodio, imprenditore agricolo e dell’accoglienza turistica, che ha ben illustrato i vantaggi di operare all’interno di un Parco e in sinergia con l’ente.
L’incontro è stato concluso, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano dal Domenico Totaro.
Nel ringraziare quanti hanno partecipato al percorso della Cets, il presidente Totaro ha posto l’accento sull’importanza di recuperare il tempo rispetto ad altri Parchi di più vecchia istituzione, sottolineando che i vari incontri svolti hanno fatto registrare un successo di partecipazione e dialogo fra diversi attori, come i Ceas, le guide del Parco, le associazioni ambientaliste e le Pro loco, che ora sono chiamate, insieme al Parco, a mantenere alta la guardia affinché quello sperimentato finora sia un metodo costante di confronto, per elaborare proposte e valutare opportunità di sviluppo comune. L’augurio di Totaro è che “la conclusione dell’iter di candidatura della Cets  possa coincidere anche con l’inizio della piena funzionalità degli organi dell’ente, sia del direttivo che della comunità del Parco, in modo da armonizzare l’elaborazione del Piano del Parco con il lavoro fin qui svolto per la Cets”. Anche perché, aggiunge il presidente, la “carta, insieme al Piano di Comunicazione e al portale turistico che partirà a breve, proiettano il Parco verso una dimensione comunicativa su scala nazionale, che potrà fare della nostra area protetta l’attrattore turistico pratico per il territorio e per la Regione”. (FAd)

bas 06
 

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