Il consigliere di Lb-Fdi parla di “ennesimo innalzamento della fiaccola” e chiede “i motivi che hanno determinato questi nuovi incidenti, se vi sono stati danni all’ambiente e a che punto è lo studio predisposto ad inizio anno dalla società”
Il capogruppo di Lb-Fdi Gianni Rosa ha presentato un’interrogazione “sui nuovi episodi di innalzamento della fiaccola del Centro Oli di Viggiano”.<br /><br />Lo rede noto lo stesso esponente politico che parla di “ben due episodi nel giro di dieci giorni: uno il 16 e un’altro il 25 maggio scorsi. Abbiamo chiesto quali sono i motivi che hanno determinato questi nuovi incidenti, se vi sono stati danni all’ambiente e a che punto è lo studio predisposto ad inizio anno dalla società e che dovrebbe assicurare all’impianto un maggiore e più stabile approvvigionamento energetico”.<br /><br />Rosa sottolinea inoltre che “l’Eni aveva preso impegni ben precisi non solo con la Regione ma anche con il Ministero della Sviluppo economico che aveva chiesto esplicitamente all’azienda di ‘predisporre tutte le misure di immediata attuazione atte a garantire una migliora continuità nell’approvvigionamento elettrico’. Tuttavia, secondo un comunicato dell’Eni, l’ultimo incidente (quello del 25 maggio) sarebbe stato causato da ‘un eccesso di export dall’impianto verso la rete elettrica nazionale’ che ‘ha determinato il blocco della generazione elettrica del Cova’. Dunque, un problema di rete elettrica”.<br /><br />“All’ultima interrogazione sulle fiammate del Centro valdagrino – continua Rosa- l’assessore Berlinguer ci aveva assicurato che avrebbe tenuto sotto controllo il Centro Oli affinché non si verificassero altri episodi simili e che già con l’entrata in funzione della terza turbina la situazione sarebbe migliorata. Ora, dalla nota stampa della società, scopriamo che i problemi all’impianto elettrico del Centro Oli di Viggiano persistono”.<br />“Quali sono state – chiede il consigliere di Lb-Fdi – le effettive conseguenze per l’ambiente? È evidente che la terza turbina, già entrata in funzione, non è sufficiente ad impedire sbalzi all’approvvigionamento elettrico. Quando verrà completato l’intero piano? Quando le genti della Val d’Agri potranno sperare di non vedere più la fiaccola del Centro Oli innalzarsi? Molte, quindi, sono le domande che necessitano di una doverosa ed attenta risposta da parte della Regione. Speriamo che con questa ennesima interrogazione riusciremo finalmente a fare chiarezza”.<br /><br />lc<br />