Centro democratico fa il suo esordio nelle rilevazioni dell’Istituto Piepoli totalizzando, al 5 gennaio scorso, già un buon 2 per cento secondo uno studio sulle intenzioni di voto per le prossime elezioni politiche. C’è soddisfazione – sottolinea una nota del coordinamento lucano – all’interno del movimento fondato da Bruno Tabacci e da Massimo Donadi, che appoggerà la coalizione di centro sinistra formata da Pd (33 per cento), Sel (6 per cento) e Socialisti (all’1% alla prima rilevazione). Una coalizione che, secondo lo studio dell’Istituto Piepoli, è attualmente la più votata con il 42 per cento.
Il Centro democratico, pur essendo nato da poche settimane – è scritto nella nota – conta già su quasi duemila amministratori locali che in questi giorni stanno raccogliendo le numerose adesioni che giungono da tutta Italia come sta accadendo in Basilicata.
Il “Centro democratico” ha l’ambizione di essere la coscienza critica dell’alleanza di nuovo centrosinistra ed ha il nucleo del suo programma in una azione riformatrice concreta, che traduca gli ideali alti ai quali si ispira in azioni legislative e amministrative immediate volte ad affrontare le grandi questioni irrisolte del Paese.
Tra le priorità, il Mezzogiorno, area in enorme sofferenza, le cui risorse e le cui potenzialità di crescita sono la maggiore opportunità dell’economia italiana. Monti, come Berlusconi, ha cancellato il Sud dall’agenda delle priorità nazionali. Il Sud – continua la nota del Centro democratico – non è un problema, è una grande opportunità per tutto il Paese. Solo il programma della coalizione di Centrosinistra guidata da Bersani, di cui il Centro democratico è parte integrante, può trarre l’Italia dalle secche della recessione e riavviarla sulla strada di una nuova fase espansiva basata su lavoro, competitività, più produzione e più occupazione.
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