“La Cementeria Costantinopoli di Barile si è adeguata non dal 9 aprile alla direttiva europea 2010/75/Ue (che prevede nuove disposizioni relative alle emissioni di sostanze inquinanti generate dalla produzione di cemento), ma da molto temoa prima: precisamente dal mese di luglio del 2015. L'istanza prodotta in quella sede già recepisce requisiti, criteri e disposizioni previste dalla direttiva in questione, recepita con decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 46. Si precisa inoltre, che nell'ambito dell’istanza prodotta nel 2015 è stata fornita evidenza oggettiva della conformità alla decisione della Commissione 2013/163/UE (Conclusioni sulle migliori Tecniche Disponibili per il cementi)”.
Lo ha affermato l’amministratore delegato della società, Claudio Rabasco, nel replicare ad una nota dell’eurodeputato lucano del M5S, Nicola Pedicini, in merito alla risposta che la Commissione europea ha dato ad una interrogazione presentata dallo stesso a febbraio.
“Siamo o ben lieti – ha aggiunto l’imprenditore – che anche la Comunità europea nella sua risposta ci dia la possibilità di ribadire, con fermezza, che il nostro impianto è perfettamente in regola con le nuove normative di settore. A volte sarebbe necessario avere fiducia negli imprenditori che fanno tanto per l’economia e per valorizzare un territorio: non occorre presentare interpellanze, ma basterebbe anche prendere le dovute informazioni o attivare un dialogo costruttivo”.
“Chi chiama in causa la Comunità europea – ha proseguito l’amministratore di Cementeria Costantinopoli – dovrebbe sapere che in questa azienda vengono usate le migliori tecnologie applicabili, così come disposto proprio dalle normative comunitarie, che invitano le industrie e le cementerie ad utilizzare combustibili alternativi per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (Co2), ma anche per ottenere un efficientamento di tipo energetico. In questo stabilimento – ha aggiunto – vengono seguite alla lettera le normative europee e nazionali, tanto che ogni attività rientra perfettamente nelle nuove Bat (sui valori limite di emissione). Muovere determinate accuse non è giusto non solo per l’azienda, ma soprattutto per i 200 dipendenti che ogni giorno si impegnano al massimo. Allo stesso tempo – ha sottolineato – ricordiamo che in accordo con le linee guida europee, la Cementeria Costantinopoli ha attivato un sistema di monitoraggio ambientale in continuo sulle emissioni in atmosfera, che è reso pubblico attraverso il sito internet aziendale e quello del Comune di competenza”.
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