Cd: a Potenza incontro promosso da Commissione Pari Opportunità

A Potenza un incontro promosso dalla Commissione delle Pari Opportunità del Centro Democratico di Potenza. Si è trattato – spiega un comunicato di Cd –  di una riunione operativa, presieduta da Luisa Rubino con la presenza del segretari cittadino Emilio Candia, volta ad evidenziare le linee guida della Consulta, nell'ottica di apertura di uno spazio democratico in grado di valorizzare le differenze e attivare principi di parità.
Attenzione ai deboli, democrazia, sviluppo economico ed equità sociale» sono le parole d’ordine del partito di Bruno Tabacci e Nicola Benedetto. Ed è con questa filosofia che il partito, assieme alle altre forze della coalizione di centro-sinistra, si candida a far ripartire l’Italia. Una ripartenza che riguarderà il modo di essere dell’Italia in Europa e nel mondo e che interesserà trasversalmente i diversi comparti dell’economia e della società italiana: dall’ammodernamento dello Stato Sociale all’energia, dal fisco alla finanza, dalla giustizia all’istruzione, dai trasporti all’edilizia, dal turismo alla cultura, dall’agricoltura alle infrastrutture, passando per tutte le diverse articolazioni della pubblica amministrazione.
Noi crediamo – ha sottolineato Luisa Rubino – che l’Italia abbia quanto mai bisogno di un nuovo Welfare, familiare e generazionale, che sappia realmente promuovere la dignità della persona e le sue potenzialità nel corso delle diverse fasi della vita. Un welfare che non si esaurisca nell’assistenzialismo di vecchio stampo, ma che sappia davvero rassicurare i cittadini, dare certezza all’avvenire dei giovani, maggiori opportunità alle donne, più tutele agli anziani, per ripristinare quella coesione sociale e territoriale indispensabile a rimettere in moto le energie dormienti del paese. In sintesi, le priorità, con una serie di proposte legate ad iniziative nella città di Potenza, per costruire un osservatorio delle politiche al femminile, che saranno illustrate nell'assemblea del partito in programma lunedì 15 a Potenza:
• uno Statuto dei diritti della vita, dell’infanzia e dell’adolescenza, recante l’indicazione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei diritti fondamentali di cittadinanza per i nati sul territorio della Repubblica e la relativa disciplina organica del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia e del complesso degli istituti di protezione dei minori: dalle misure volte a difendere la vita e promuovere la natalità, sino a quelle tese a tutelare i minori in situazioni di disagio e ad assicurare  l’accesso agli asili nido e il diritto allo studio, a contrastare la dispersione scolastica, a combattere la povertà minorile, ecc., in coerenza con i principi della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989;
• uno Statuto dei diritti della famiglia, recante l’indicazione dei livelli essenziali degli interventi di sostegno ai nuclei familiari e il riordino, in correlazione con la riforma del sistema fiscale, dei diversi istituti di protezione sociale della famiglia (assegni familiari, assegni per le famiglie con minori di tre anni, social card, maternità, congedi parentali e misure per il sostegno delle responsabilità familiari e la conciliazione tra vita professionale e vita familiare; assistenza domiciliare integrata e servizi domus oriented per la cura delle famiglie con anziani non autosufficienti), prendendo a riferimento le indicazioni del Piano nazionale di politiche familiari approvato nel giugno del 2012;
• uno Statuto dei diritti delle persone con disabilità, recante l’indicazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali, dei sussidi e delle rete di servizi a sostegno e per la piena integrazione delle persone disabili e per coloro che abbiano  dipendenze da droghe, alcol e farmaci.
Ed è su queste fondamenta, incentrate sul principio, d’ispirazione comunitaria, dello Sviluppo Responsabile, che si basano le proposte del CENTRO DEMOCRATICO, fatte di soluzioni e impegni concreti. Noi crediamo, infatti, che l’Italia abbia quanto mai bisogno di un nuovo Welfare, familiare e generazionale, che sappia realmente promuovere la dignità della persona e le sue potenzialità nel corso delle diverse fasi della vita. Un welfare che non si esaurisca nell’assistenzialismo di vecchio stampo, ma che sappia davvero rassicurare i cittadini, dare certezza all’avvenire dei giovani, maggiori opportunità alle donne, più tutele agli anziani, per ripristinare quella coesione sociale e territoriale indispensabile a rimettere in moto le energie dormienti del paese.

BAS 05

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