Cciaa Potenza su crisi e mortalità aziendale

«Siamo in piena emergenza. L’arretramento dell’economia del potentino è progressivo, drammatico e preoccupante. Occorre rispondere con un’azione straordinaria e sinergica sul fronte del sostegno all'impresa, soprattutto a quella più piccola e più esposta alla recessione, ma che rappresenta la spina dorsale della nostra economia e da cui dipende il futuro di migliaia di famiglie e di giovani».

E’ stato questo il monito del presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte, nel corso della Giunta camerale che in apertura dei lavori ha esaminato i dati sulla nati-mortalità aziendale del primo trimestre del 2012, fotografati da “Movimprese” e resi noti dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.

Dati che evidenziano un dramma che si sta consumando in provincia di Potenza, dove fino al periodo pre-crisi il numero complessivo delle aziende superava quota 40.000 e oggi ne conta 38.922, con un saldo del primo trimestre 2012 di 510 aziende scomparse dal Registro Imprese rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il -1,29% è il risultato più negativo, in termini percentuali, di tutto il Paese, ad eccezione di Campobasso (che fa segnare il -1,30%). Anche sul fronte delle aziende artigiane si resta nelle posizioni di coda della classifica nazionale con un -1,93% che corrisponde ad un saldo di -153 imprese.

«Il sistema camerale continuerà con tutte le sue forze a sostenere il tessuto economico – ha concluso Lamorte – ma è evidente che la nostra sola azione non basta. Occorre un piano straordinario, in cui l’utilizzo delle risorse pubbliche venga canalizzato in poche, grandi e strategiche direttrici. La desertificazione imprenditoriale, a cui il nostro territorio è sottoposto, non può passare sottotraccia. E’ un dramma che richiede un coinvolgimento diretto da parte delle componenti pubbliche, del mondo associativo, sindacale, del credito. L’auspicio è che La Giornata dell’Economia, evento di Unioncamere Basilicata in programma il prossimo 4 maggio a Potenza, possa essere l’occasione propizia per un confronto a più voci da cui emergano risposte, proposte, strategie. Tanto più in quanto i dati del primo trimestre 2012 confermano il trend dell’economia regionale del 2011, che ha segnato un profondo rosso un po’ in tutti i settori». 

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