E’ già tempo dei primi, parziali consuntivi, per il progetto “Valorizzazione del patrimonio culturale nel Mezzogiorno: gli itinerari Federiciani”, ideato e promosso dalla Camera di Commercio di Potenza (che ne è capofila), realizzato in collaborazione con Mondimpresa e con la Camera di commercio italiana per la Germania e cofinanziato da Unioncamere nazionale e dal contributo delle Camere di Commercio di Messina, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Matera e Taranto, per aprire nuove rotte sul filone del turismo emozionale e di esperienza, legato in particolare agli Itinerari Federiciani nelle regioni meridionali, laddove la chiave storica, culturale e ambientale può giocare un ruolo determinante nell’attrarre nuovi flussi, soprattutto dalla Germania.
La tappa inaugurale tenuta a Lagopesole e nell’area del Vulture ha prodotto risultati concreti, così come nell’auspicio degli organizzatori: le 98 aziende e i 18 buyer presenti hanno prodotto 128 incontri d’affari per l'agroalimentare (di cui 56 da parte delle Pmi del potentino), 75 per il turismo (36) e 12 per l’artigianato artistico (7). Numeri importanti, seguiti addirittura dalla sigla dei primi contratti commerciali. Altra constatazione: il sistema turistico, nella sua complessità, ha funzionato. Facendo leva intorno all’idea-forza dell’Ente camerale, organismi istituzionali (Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata, Gal Vulture, Comuni di Potenza, Avigliano, Melfi e Venosa) e associativi (la Pro Loco di Melfi, la Pro Loco e la cooperativa Castello di Lagopesole), ognuno ha messo la propria competenza e disponibilità al servizio dell’evento, il cui programma è stato rispettato in pieno. Ma ci sono altri risultati, forse meno evidenti, che fanno ben sperare.
«Lo stare insieme è quello che gli operatori desiderano, per rinsaldare o aprire conoscenze, interagire, creare sinergie – conferma il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte -. E’ questa la sintesi di un’aggregazione produttiva di un Mezzogiorno che vuole reagire alla crisi organizzandosi e studiando i segmenti di mercato da aggredire, ma anche posizionandosi su alti livelli di offerta in grado di intercettare flussi turistici dall’estero, per generare impatti positivi e ricadute concrete sul piano economico, sociale e occupazionale».
Estasiati, a questo proposito, gli ospiti e i buyer, rispetto agli scenari del Vulture, ma è già tempo di pensare al secondo segmento: il 25 settembre, le Pmi del potentino aderenti al progetto saranno a Milazzo (Messina) per continuare a far rete e aprire varchi, anche di tipo interregionale.