Le tre Banche di Credito Cooperativo aventi sede legale in provincia di Potenza (si tratta delle BCC di Gaudiano di Lavello; Laurenzana e Nova Siri; Oppido Lucano e Ripacandida) hanno sottoscritto questa mattina con la Camera di Commercio di Potenza la convenzione per la gestione di un Fondo rotativo destinato allo sblocco dei crediti vantati dalle Pmi del potentino verso i Comuni e la Pubblica Amministrazione. Le BCC si aggiungono alla BCC di Monte Pruno e Roscigno, già firmataria, e alla BCC di Sassano che ha preannunciato la sua adesione.
I 500.000 euro messi a disposizione dell’Ente camerale – senza oneri a carico delle banche e tantomeno degli imprenditori – confluiranno dunque nei 5 Fondi rotativi aperti dalle BCC per concedere le anticipazioni. Gli imprenditori che vantano un credito nei confronti dei Comuni del potentino, fino ad un massimo di 10.000 euro, dovranno recarsi al Municipio e farsi rilasciare un’attestazione che certifichi l’esigibilità, la solidità e l’onorabilità del credito. Con questa documentazione, potranno recarsi agli sportelli delle filiali delle BCC aderenti alla convenzione e riscuotere l’anticipazione. Il Comune debitore si impegnerà, nell’arco di tempo non superiore a 12 mesi, a restituire le somme dovute alla Camera di Commercio, che a sua volta tornerà a farle confluire nel Fondo, dando vita ad una rotazione che consentirà di autoalimentare il plafond e soddisfare le richieste di altri imprenditori.
Le 3 BCC del potentino aderenti, a loro volta, hanno potenziato il Fondo rotativo con risorse proprie – complessivamente un milione di euro – per venire incontro alle esigenze degli imprenditori. Ciò significa che fino ai 10.000 euro l’anticipazione sarà senza oneri per il creditore (grazie alla convenzione con la Camera di Commercio) mentre per ulteriori somme fino ad altri 10.000 euro verrà applicato un tasso di molto inferiore rispetto a quelli di mercato.
I rappresentanti delle BCC del potentino hanno evidenziato la loro vicinanza al territorio e alle esigenze delle piccole e micro imprese che ne costituiscono da sempre l’ossatura portante. Dal canto suo, il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte, ha sottolineato con rammarico come l’Ente camerale stia combattendo da solo questa battaglia, mentre le altre Istituzioni (e le banche di capitale operanti in provincia) hanno ignorato l’appello. “Eppure – ha detto Lamorte – ogni due giorni chiudono 5 Pmi sul nostro territorio, e l’emorragia degli ultimi 5 anni fa segnare la scomparsa di mille imprese l’anno. E’ una vera emergenza, su cui tutti sono bravi a parlare e a nascondersi dietro l’alibi del Patto di Stabilità. La verità è che ci sono risorse ingenti che le Istituzioni hanno impegnato sul capitolo del credito, ma con misure che difficilmente si concretizzano. Lo “sbloccacrediti”, che abbiamo importato dopo il successo che la misura ha riscosso nel Nord Italia, è invece semplice, immediato e concreto”.
BAS 05