Castronuovo di Sant'Andrea, il 19 serata culturale

Domenica 19 agosto alle 18.30, in Piazza Castello, a Castronuovo Sant’Andrea, si ripete, dal 1980, una serata dedicata alla cultura coniugata nei suoi diversi aspetti, senza mai dimenticare il territorio.
Anche quest’anno, come sempre, si parte dal suo figlio più illustre, Sant’Andrea Avellino, con un volume (Sei tocchi di lame) che permette di conoscerne, in maniera inconsueta per un Santo, vita, morte e miracoli. L’incarico di raccontare la storia del grande personaggio del Cinquecento è stata affidato a Giuseppe Palumbo, uno dei più conosciuti disegnatori di fumetti, nato a Matera nel 1964, formatosi su riviste come “Frigidaire” e “Cyborg”.
Del libro parleranno, in un dialogo ricco di spunti e di riflessioni, Giuseppe Appella e l’autore. Questo dialogo permetterà di ricordare, a un anno della scomparsa, Franco Palumbo, già Presidente della Scaletta di Matera ma, soprattutto, un difensore e divulgatore accanito della sua città, Matera, sostenuta con scritti, mostre e una vita intera dedicata a farne conoscere la singolare bellezza da conservare e difendere da tutte le violenze che quotidianamente si perpetrano. La mostra che si affianca al ricordo, ricca di immagini e documenti, rinnovella gli incontri importanti con i personaggi più illustri della contemporaneità, quasi sempre accompagnati in una visita guidata dei Sassi. In scena lo spettacolo Irpinia tratto dal libro di Alfonso Guida, nato a San Mauro Forte, già vincitore del Premio Montale. L’attrice Carla Chiarelli dedica un apposito spettacolo curato da Lorenzo Loris portando in scena il sisma del 23 novembre 1980. Tre mostre faranno da corollario allo spettacolo: le 50 fotografie di Romano Martinis (Udine 1941) raccolte sotto il titolo Il sorriso dell’Afghanistan. Sono state realizzate in undici viaggi compiuti tra il 1977 e il 2012, per documentare “una guerra che non è guerra”, tante sono le logiche economiche, di confine, che hanno portato a tanti morti e a tanta instabilità e che, nonostante tutto, hanno il sorriso della speranza; le 100 litografie di Henri Matisse per i poemi di Charles D’Orleans e le 40 litografie di Carla Accardi che mettono in luce gli sviluppi espressivi di una buona metà del secolo appena trascorso.

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