Castelgrande (Pdci): appello contro gli sprechi

“Apprendo con soddisfazione, a seguito del dibattito aperto da “Il Sole 24 ore”, che finalmente a sinistra si prende atto che la riforma del Titolo V della Costituzione [2001], approvata frettolosamente a maggioranza dall’allora centro sinistra, presenta gravi incongruenze, sia in ordine alle materia di competenza negoziata Stato – Regioni, sia per quanto riguarda l’eccessiva autonomia, senza responsabilità, concessa agli Enti regionali. Ho apprezzato molto l’intervento di Bersani che promette nella prossima legislatura, qualora dovesse vincere le elezioni, di intervenire con “una riforma di sistema per le autonomie”. Il sottoscritto ha provato più volte a sollevare questa problematica, registrando però il silenzio assordante dei protagonisti e degli attori della vicenda”. E’ quanto afferma, in una nota, il segretario provinciale di Potenza del Pdci, Francesco Castelgrande. “Se la politica ed i partiti attraversano una profonda crisi – prosegue – in gran parte è dovuto alla superficialità con la quale essi hanno affrontato il delicato tema del decentramento [Regioni, Province Comuni], impegnati a rincorre i capricci della Lega Nord secessionista”
“Ora è arrivato il momento di agire, superando le sterili messe in scena dei Governatori inadempienti circa la mancata riduzione del numero dei consiglieri, pur approvata oltre un anno fa. Quale credibilità possono essi portare all’attenzione dell’opinione pubblica? Perché il tema delle riduzioni delle indennità, e degli emolumenti accessori, dei consiglieri regionali (in maniera sostanziosa), che pure era stato posto in Basilicata solo qualche mese fa e bocciato dal Consiglio a larga maggioranza, si pone solo adesso a seguito dello scandalo scoppiato nella regione Lazio? Perché non si è fatto prima? Nella nostra regione, per onestà intellettuale, bisogna dare atto a quei consiglieri (soprattutto del centro-sinistra) che avevano sollevato il problema, e che la sordità e, lasciatemelo dire, anche l’arroganza del potere hanno fatto in modo che non se ne facesse nulla”. Per fare un esempio, entrando nello specifico dei disastri operati dalle Legge Bassanini, la modificazione del ruolo dei segretari comunali da elementi di garanzia della legalità e trasparenza a semplici portaborse, ha determinato lo sfascio finanziario degli Enti locali [basti vedere la mole di debiti accumulati negli ultimi anni]. Così come la soppressione delle Commissioni di Controllo, e quindi dal parere preventivo sugli atti, ha determinato uno stato di totale abuso nelle spese senza controllo degli Enti Locali”.
“I partiti – conclude il segretario provinciale del Pdci – possono ancora rappresentare il sale della nostra democrazia e la sede in cui avviene la selezione delle classi dirigenti e il luogo dove si prendono democraticamente decisioni condivise e opportune, prima che l’antipolitica possa sfociare in aderiva antidemocratica. Allora, non perdiamo altro tempo e non rinviamo sempre al futuro la stagione delle riforme, facciamole nello spirito della nostra Costituzione, che negli ultimi tempi è sempre più attaccata”.

BAS 05

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