Cascate San Fele: iniziati lavori manutenzione torrente Bradano

"Diamo atto positivamente e responsabilmente e con tempestiva disponibilità, che a seguito della nostra richiesta di intervento inoltrata nei giorni scorsi al Consorzio di Bonifica di Basilicata, al Sindaco di San Fele, al Prefetto di Potenza e alla Regione Basilicata, sono iniziati i lavori di pulizia e manutenzione lungo i sentieri adiacenti al torrente Bradano ed in particolare dell’alveo fluviale del torrente, dove sono presenti le 10 cascate di San Fele". Lo dichiara in una nota l'associazione  U Uattënnierë.
"Da circa una settimana una squadra di lavoratori del Consorzio (forestazione ed ex reddito minimo, oggi assunti dal Consorzio), coordinati dal Dott. Giampiero Vassallo, tecnico dello stesso Consorzio e dotati dei mezzi necessari (motoseghe e decespugliatori), stanno costantemente svolgendo lavori di pulizia, taglio dell’erba, manutenzione dei sentieri e delle staccionate lungo i percorsi che portano alle cascate.
Particolare attenzione è rivolta alla pulizia dell’alveo fluviale con la rimozione di ogni tipo di ostacoli al regolare flusso dell’acqua nel torrente ( tronchi, arbusti ect.) ,tutto questo al fine di evitare che in caso di forti precipitazioni piovose si creino raccolte di acqua che potrebbero creare problemi ai visitatori lungo i percorsi che portano alle cascate.
In questo modo – prosegue la nota dell'associazione –  si assicura la dovuta prevenzione ad eventuali incidenti che possono coinvolgere i tanti visitatori alle cascate ed evitare assolutamente che possano accadere tragedie che purtroppo hanno investito nelle settimane scorse altri territori come il torrente Raganello sul Pollino.
Tutto questo, se consideriamo che ormai migliaia di visitatori letteralmente invadono le cascate di San Fele,  dimostrando ancora una volta che le cascate sono diventate uno dei luoghi turistici tra i più visitati della Basilicata.
 Nel solo anno 2017 non meno di 50.000 di turisti hanno visitato le cascate di San Fele ed ad oggi nel 2018 tale numero è già stato superato.
 Migliaia di visitatori di tutte le età con famiglie al seguito hanno invaso il territorio di San Fele. Molti di loro provenivano dalle regioni limitrofe ( Puglia e Campania in testa) , dal resto d’Italia e molti anche dall'estero, con evidenti benefici per le strutture ricettive locali".
Le cascate di San Fele:
Il torrente Bradano scorga dall’appennino Lucano, in località Matise di San Fele, in provincia di Potenza,per confluire nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto. Attraversando il territorio del comune di San Fele, il torrente è costretto ad effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive cascate di San Fele.
Le cascate prendono il nome U Uattënnierë, la trasposizione dialettale di “Gualchiera”: macchina utilizzata in antichi opifici costruiti a ridosso delle cascate. Sfruttando la forza dell’acqua, una grande ruota azionata trasmetteva il movimento ad un cilindro orizzontale nel quale erano inserite, verticalmente, le aste dei folloni. Questi terminavano con pesanti magli ( o folloni) che, entrando e uscendo da una vasca ( dove sul fondo venivano posti tessuti), servivano a gualcare la lana; le proprietà feltranti del panno venivano così rese più compatte e meno ruvide.
La Gualchiera di San Fele è rimasta in uso fino agli anni 40 del secolo scorso.
La potenza dell’acqua veniva impiegata anche per il funzionamento di antichi molini (oltre 20), i cui resti (così come quelli della Gualchiera) testimoniano l’ingegno e la dedizione al lavoro dei Sanfelesi.

Bas 05

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