Carta ittica, Rosa: si riapra il Basento alla pesca

Con una interrogazione il capogruppo di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia sollecita la Giunta ad aggiornare la mappa delle acque superficiali idonee alla pesca e a definire il nuovo piano ittico regionale

&ldquo;La Carta ittica regionale delle acque superficiali interne idonee alla pesca, attualmente in vigore e che doveva essere rinnovata oramai da anni, risulta essere anacronistica e inadeguata al suo utilizzo per via delle mutate condizioni dello stato dei laghi e dei fiumi lucani&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia Gianni Rosa che sull&rsquo;argomento ha presentato una interrogazione a risposta immediata &ldquo;per sollecitare la Regione Basilicata affinch&eacute; si attivi nel pi&ugrave; breve tempo possibile nel redigere la nuova Carta ittica e il nuovo piano ittico regionale&rdquo;.<br /><br />Rosa chiede inoltre &ldquo;la riapertura alla pesca del tratto di Basento che attraversa la Provincia di Potenza tra il territorio comunale del capoluogo e quello di Albano di Lucania. La sua chiusura, disposta nel 1992, non ha pi&ugrave; ragione di sussistere, per via della rimozione delle cause che determinavano forti condizioni di inquinamento. In pi&ugrave;, il Comune di Potenza sta ultimando in queste settimane importanti opere di bonifica&rdquo;.<br /><br />Per l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ldquo;la riapertura alla pesca, cos&igrave; come suggerito da tante associazioni di pesca sportiva, sarebbe un importante volano di incremento turistico-sportivo e, di conseguenza, un notevole incentivo all&#39;economia dell&#39;intera provincia. L&rsquo;attivit&agrave; di pesca sportiva sul Basento, inoltre, potrebbe avere, con l&#39;applicazione di politiche adeguate che prevedano la realizzazione di campi di gara di pesca sportiva, importanti risvolti sul piano occupazionale. E&rsquo; ora di riappropriarci delle vere ricchezze di questa terra e il nostro patrimonio fluviale &egrave; una di queste. Sviluppo sostenibile e turismo sportivo, un connubio che porterebbe anche ad un&rsquo;attivit&agrave; di maggiore controllo del fiume. Insomma, i benefici sono molteplici. Adesso aspettiamo che la Regione li colga&rdquo;.&nbsp;

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