Carta intenti, Vita (Psi): un nuovo progetto di società

“La crisi della democrazia non si combatte con 'meno’' ma con 'più’ democrazia”

“Nella Carta d’Intenti sottoscritta dai leader di Pd (Bersani), Sel (Vendola), Psi (Nencini) c’è un nuovo progetto di società. La crisi della democrazia – è scritto nel documento – non si combatte con ‘'meno’' ma con 'piu’ democrazia. Più' rispetto delle regole, una netta separazione dei poteri, una vera democrazia paritaria e l'applicazione corretta e integrale di quella Costituzione che rimane tra le più belle e avanzate del mondo”. Lo sostiene il capogruppo del Psi, Rocco Vita, il quale fa notare che il progetto è “tutto l’opposto del ddl di riforma dell’art. V della Costituzione con il quale il Governo punta non solo ad assicurarsi il controllo della produzione, del trasporto e della distribuzione dell'energia e quindi dell’attività petrolifera in Basilicata, ma a ridimensionare notevolmente poteri e competenze delle Regioni in numerose materie cosiddette concorrenti, quali l’istruzione, il turismo, i trasporti”.

“E’ una manovra – dichiara Vita – che le Regioni e il sistema delle Autonomie Locali non possono subire tenuto conto che persino le funzioni fondamentali di Comuni, Province, Città Metropolitane passerebbero sotto le ‘forche caudine’ del controllo dello Stato. Un disegno ancora più pericoloso perché rilancia quell’ipotesi delle macroregioni che ritenevamo definitivamente sepolta e che da piccola regione ci vedrebbe soccombere solo per numero di abitanti. Del resto sempre nella Carta d’Intenti quando rivendichiamo l’impegno a rilanciare l'unità e l'integrazione politica dell'Unione Europea pensiamo all’Europa dei popoli, delle comunità locali e non delle Regioni forti che fagocitino quelle più deboli e più piccole”.

“Sul petrolio, dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale di Assestamento di Bilancio che contiene la cosiddetta ‘moratoria’- continua l’esponente del Psi – siamo di fronte al passaggio dagli annunci del Ministro per lo Sviluppo Economico Passera sulla ‘centralizzazione’ della gestione delle risorse energetiche all’attacco diretto a prerogative regionali che, per noi, sono essenziali a garantire quei benefici attesi dalle nostre comunità, oltre alla tutela della salute, dell’ambiente e del territorio e a decidere autonomamente il futuro dei nostri territori. Per altro, si realizza quella che il Ministro alla Funzione Pubblica Patroni Griffi aveva definito la ‘sfida’ del Governo come se le Regioni, sotto l’onda emotiva dello scandalo alla Regione Lazio, fossero tutte ugualmente casi di sprechi e di inefficienza. Non sono certo i nuovi e rafforzati controlli della Corte dei Conti, la maggiore trasparenza sull’attività amministrativa e la pubblicazione dei redditi patrimoniali dei sindaci a preoccupare gli amministratori locali, ma il colpo che si intende assestare alla democrazia costituzionale, di cui gli enti locali territoriali sono l’espressione più vicina alla gente”.

“Pertanto – sottolinea Vita – è la Carta d’Intenti lo strumento principale di difesa delle autonomie locali. Quella Carta che ha un’impronta riformista che farà da collante nell’alleanza con i democratici e i progressisti, una coalizione programmatica che interagisce e progetta un’azione di governo per salvare l’Italia indicando una strada precisa: ricostruire il patrimonio collettivo che vent’anni di destra da un lato, e populismo dall’altro, cercano di disgregare. Fondamentale è il contributo del Psi al documento in linea con la tradizione socialista improntata sui valori di libertà e laicità. Proprio principi e valori sono le due parole chiave che si vuole affermare per combattere quella deriva che, negli ultimi anni, ha cercato di eliminarle dal panorama politico per fare spazio al personalismo e all’occupazione privatistica delle Istituzioni. Una deriva che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro. Valori che, invece, saranno l’anima per portare a termine i tre compiti decisivi che la coalizione dovrà affrontare nella prossima legislatura: crisi economica, ricostruzione delle istituzioni e rilancio dell’Europa come luogo di politica e cooperazione. In quest’ottica, nell’ambito del documento programmatico, i socialisti porranno al centro del dibattito politico i temi che riguardano i diritti della nuova e della terza generazione, rilanciando un patto intergenerazionale, oltre che il grande tema della partecipazione”.

“Dovremo colmare il solco che si è scavato tra cittadini e politica – conclude Vita – rinnovando la missione dei partiti e non certo ridimensionarla perché i partiti sono elementi essenziali di partecipazione democratica. Altrimenti dopo aver delegato il Governo del Paese ai tecnici lo consegneremmo ai ‘grillini’. Qui non bastano le parole. Servono i comportamenti, le azioni, le coerenze. L’impegno è chiaro e pesante: fare in modo che buona politica e riscossa civica procedano affiancate”.

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