Il capogruppo di Idv chiede di accelerare il confronto con il governo sul Memorandum e sulla rideterminazione delle royalties
“L’invio nelle scorse settimane da parte di Poste Italiane della card carburanti a quanti, per la prima volta, ne hanno fatto richiesta, ma senza alcuna disponibilità economica per utilizzarla, suona come l’ennesima beffa di beneficio dal petrolio lucano”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Idv in Consiglio regionale Antonio Autilio che ha sollecitato i presidenti della Regione De Filippo e dell’Anci Santarsiero, domani impegnati a Roma in un delicato incontro sul futuro di una ventina di uffici postali della regione, a “far pesare nella trattativa i guadagni che Poste Italiane ha realizzato con l’emissione e l’invio della card carburanti a circa 320mila automobilisti lucani e il guadagno ulteriore che realizzerà, complessivamente per alcuni milioni di euro”.
“Il minimo che si possa chiedere a Poste Italiane – dice Autilio – è di non smantellare l’organizzazione territoriale privando i cittadini di servizi essenziali che proprio attraverso il sistema della card potrebbero diventare più importanti come rete di carta di credito e consumo”.
Quanto alla consistenza monetaria della card carburanti “in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato in merito al ricorso della Regione Veneto che potrebbe riservarci l’amara sorpresa di una riduzione della quota pro-capite di qualche decina di euro, rendendo ancora più ridotto il beneficio economico, si deve accelerare il confronto con il Governo oltre che sui contenuti del Memorandum sul petrolio anche sulla rideterminazione delle royalties attribuite a Regione e Comuni. Continuo a sostenere, in proposito, che solo un disegno di legge per l’aumento della percentuale delle royalties, dall’attuale 10% ad almeno il 50%, può farci superare la situazione d’empasse nella concertazione con lo Stato e le compagnie”.
“Il Governo – evidenzia ancora Autilio – si è recentemente espresso in favore di un aumento della produzione nazionale di petrolio e gas fino a coprire il 20% dell’insieme di queste due fonti. E’ più che lecito chiedersi se ciò sia effettivamente possibile ed, eventualmente, a quali condizioni. Su questo, vale a dire a sostegno della moratoria approvata all’unanimità in Consiglio regionale, credo che il Pdl – conclude il capogruppo Idv – debba fornire qualche chiarimento sulle motivazioni di quello che sembra, secondo le notizie dei quotidiani regionali, un ripensamento della posizione assunta solo un mese fa dal gruppo consiliare in sintonia a quella del centrosinistra”.