Carceri, le precisazioni di Bolognetti (Radicali)

“Non abbiamo mai affermato che il carcere di Potenza sia un lager, ma che le carceri di questo paese rappresentano un “Consistente e allarmate nucleo di nuova shoah”, luoghi di tortura per Agenti di Polizia penitenziaria e per detenuti. Tutto questo è testimoniato dalle centinaia di suicidi di detenuti che abbiamo registrato in questi anni e dalle decine di suicidi di agenti”.
E’ quanto afferma Maurizio Bolognetti segretario dei Radicali Lucani che aggiunge: “Quella che definiamo comunità penitenziaria vive una realtà che è figlia della assenza di legalità e Stato di diritto che inevitabilmente finisce per tradursi in strage di popoli. Per meglio dirla con Marco Pannella “La strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”. A coloro che lavorano in carcere – aggiunge Bolognetti – va la nostra gratitudine per lo spirito di abnegazione con cui assolvono al loro compito e a Potenza questo emerge con solare evidenza. Dunque, sono le carceri, e non un carcere in particolare, ad essere assurti a luogo di tortura per l’intera comunità penitenziaria”.
Per quanto riguarda la situazione della struttura potentina, i Radicali hanno affermato che “pur permanendo alcune delle illegalità (cessi a visti, muro di cinta, muretto divisorio nella sala colloqui, carenza del personale che dovrebbe occuparsi della rieducazione e del reinserimento sociale dei detenuti, violazione del principio della territorialità della pena ecc.) che abbiamo segnalato alla Procura a giugno, in questi mesi ci sono stati dei miglioramenti, figli di interventi di manutenzione e del minor affollamento”.  “Agli agenti di Polizia penitenziaria e al direttore dottor Ferrandina – aggiungono i Radicali -va la nostra gratitudine. Per tutto il resto ribadiamo che alcune delle notizie di reato emerse dalla risposta del Ministero meritano l’esercizio di quella obbligatorietà dell’azione penale che pure esiste in questo paese”. E invocando l’amnistia, Bolognetti conclude: “Continuiamo ad affermare con Marco Pannella che occorre interrompere la flagranza di reato contro i diritti umani e la costituzione”.

bas 08

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