Carbone (Cia):difficoltà reperire manodopera stagionale

Difficoltà nel reperimento di manodopera stagionale per le grandi campagne di raccolta ortofrutticola, in pieno svolgimento, sono segnalate in più aree della regione dal responsabile dell’Ufficio Economico della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori Paolo Carbone. “Anche se da noi i voucher, dalla loro introduzione che risale al 2008, non hanno riscosso grande successo, secondo i dati Inps a fine luglio scorso rappresentano lo 0,5 per cento del totale per un valore complessivo annuo di meno di 200mila euro (voucher da 10 euro ciascuno) – sottolinea il dirigente della Cia – la Fornero ne ha limitato l’uso per i lavori nei campi ai soli pensionati e agli studenti Under 25, escludendo disoccupati e casalinghe e per aziende con volume d’affari superiori a 7mila euro. Questo è un vero problema, non di semplice soluzione in zone come la collina dove la maggior parte delle aziende vendemmia si fa a mano impiegando complessivamente diverse centinaia di persone”. “Dovremo tornare – continua –  almeno parzialmente, ai vecchi sistemi di contratti temporanei con aggravi di spesa in termini di costi vivi e perdita di tempo poiché a gestire questi contratti in azienda ci deve essere personale dedicato. La verità è che dalla riforma del mercato del lavoro, nello specifico per quanto riguarda l'utilizzo dei voucher in agricoltura, che e' stato ristretto, sono venuti solo problemi e nessun posto di lavoro in piu'. In attesa delle misure per la crescita e di normative sul lavoro che tengano conto della nostra specificità e di quella delle aree rurali, di collina e di montagna, meglio puntare sul ricambio generazionale e sul lavoro duraturo: solo il 16 per cento delle nuove aziende è guidato da un giovane, solo nel 2,3 per cento delle aziende storiche è subentrato un giovane alla conduzione. La presenza di giovani agricoltori – dice Carbone – è sempre più importante in termini quantitativi e, quindi, di potenziale produttivo, in relazione alle prospettive di innovazione, sostenibilità, qualità dei processi e prodotti. Gli interventi di politica agricola, a partire dalla Pac, dovranno avere come priorità quella di garantire nuova imprenditoria giovanile agricola. Gli aiuti diretti – continua il dirigente della Cia – dovranno essere destinati agli agricoltori professionali ed alle imprese agricole che operano nel mercato dei prodotti e del lavoro. La Pac dovrà sempre più sostenere i comportamenti orientati allo sviluppo ed all’innovazione e sempre meno lo status di agricoltore”.

bas 06

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