Camera del Lavoro Cgil Potenza su incidenti lavoro

“Oggi l’ennesimo caso di infortunio sul lavoro. Un lavoratore di appena 20 anni, mentre installava dei pannelli solari è precipitato da un'altezza di tre metri, con conseguenze che ancora non sono prevedibili per lui, per la sua famiglia e per l'intera collettività.
Questi incidenti, frutto di leggerezza, disattenzione, mancata informazione su rischi e pericoli sul lavoro, ci spingono ad una riflessione approfondita su una questione che riguarda tutti.
Nonostante i dati del recente rapporto INAIL sugli infortuni e malattie professionali, la realtà conferma che rispetto alla prevenzione della salute nei luoghi di lavoro non bisogna abbassare la guardia ed è necessario alzare in grado di attenzione rispetto al principale diritto del lavoratore sul posto di lavoro: la sicurezza”. Lo sostiene in un comunicato la segreteria della Camera del Lavoro Cgil di Potenza.
“I dati dell’INAIL – prosegue la nota – sono una falsa illusione in quanto non tengono conto della forte disoccupazione e del massiccio ricorso alla cassa integrazione: è solo a causa di questi due fenomeni che si sono ridotte il numero delle denunce e di infortuni. La crisi, inoltre, produce anche il diffondersi di una sostanziale sfiducia dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto al proprio futuro, contribuendo a scoraggiare qualunque denuncia e ad alimentare quel sommerso fatto di ricatti e di paure che nessuna statistica è in grado di rappresentare.
Che non ci sia nulla di cui andare orgogliosi lo dimostra anche l’aumento degli incidenti nel pubblico impiego, settore che per antonomasia non risente in modo dirompente gli effetti della crisi economica.
I due casi di infortuni gravi, successi a pochi giorni di distanza nella provincia di Potenza (a Melfi e Tito), potevano essere scongiurati in quanto causati da un rischio molto prevedibile. Questo dimostra come il fenomeno della sicurezza nei luoghi di lavoro non sia affatto contrastato mettendo in evidenza il profondo malessere di cui è investito il mondo del lavoro”.

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