Il Progetto “Una rete per nuovi stili di vita”, dopo gli incontri del 9 e 10 marzo scorso nei plessi dell'I.C di Albano di Lucania, il 18 marzo è arrivato nell’ I.C. Alfieri di Laurenzana, e nei plessi scolastici di Anzi e Calvello. L'incontro con la comunità scolastica, le famiglie e l'amministrazione comunale ha segnato il passo al secondo step del Progetto “Una rete per i nuovi stili di Vita”, promosso dalle associazioni Alad Fand, Amici del Cuore, Fare Ambiente Basilicata, AIC, Avis, Idria e Adoc, associazioni che hanno come mission la promozione di corretti stili di vita e la salvaguardia della salute.
Il progetto, così come ampiamente sottolineato dai presidenti di Alad Fand di Basilicata Antonio Papaleo e Fare ambiente di Basilicata Patrizia Baccari si propone di sviluppare nelle aree interne della regione, di concerto con le amministrazioni locali e le scuole attività che mirino a sviluppare nei giovani e negli adulti corretti stile di vita ed evitare le problematiche correlate, come ad esempio evitare di sviluppare patologie diabetiche, cardiovascolari e in generale quelle riconducibili alla Sindrome Metabolica.
A sottolineare la bontà del progetto sono intervenuti sia il Sindaco di Calvello Antonio Gallicchio, sia la Dirigente scolastica Anna Maria Basso rafforzando, così, la rete di collaborazione tra le due istituzioni quali presidi di cittadinanza attiva nel piccolo centro.
Durante l'incontro sono stati presentati i risultati dell’indagine condotta preliminarmente all’avvio del progetto. Alunni e famiglie sono stati intervistati dal Sian tramite dei questionari predisposti appositamente per il progetto, in cui si è tenuto conto di fattori specifici delle zone in cui si svolge l'attività di screening. Complessivamente sono stati somministrati 322 questionari agli alunni di scuole primarie e 364 questionari di scuola primaria e secondaria distribuiti tra i plessi scolastici di Albano di Lucania, Anzi, Brindisi di Montagna, Calvello, Campomaggiore, Castelmezzano, Laurenzana, Pietrapertosa e Trivigno.
I dati elaborati dal Sian dell'ASP sono stati commentati dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza Vincenzo Giuliano dai quali si evince, complessivamente, l’adozione di buone abitudini alimentari, ciò è confermato dalle risposte dei genitori e degli alunni (che hanno compilato il questionario separatamente). Nonostante buone abitudini di base, il Garante ha sottolineato che va incrementato il consumo di verdura e pesce.
Nella rilevazione statistica è emerso un ulteriore dato significativo: una bassa percentuale di ragazzi non svolge attività fisica. Questo fattore è riconducibile alla percezione impropria che i genitori hanno verso la fisicità dei propri figli.
Dopo questa prima fase e sulla scorta dei risultati, il progetto proseguirà con l'organizzazione di attività sviluppate ad hoc dal gruppo di coordinamento con i professionisti diabetologi, cardiologi, psicologi , nutrizionisti.
“Una rete per nuovi stili di vita” si configura come progetto-pilota e si pone quindi l’obiettivo di essere esteso a tutta la Regione poiché i coordinatori del progetto sono convinti, considerando anche la conformazione orografica del territorio, che sono i territori i primi presidi di prevenzione.
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