“Come già dichiarato più volte pubblicamente, la vertenza che ha visto il passaggio di commessa dei lavoratori Tim da Data Contact ad Abramo/Youtility, rappresentato un punto di svolta nella gestione dei cambi di appalto tra call center”.
Così la Cgil, che – si legge in un comunicato – “ha creduto fortemente in questa vertenza che ha portato ad un risultato mai precedentemente realizzato nel settore: il mantenimento di tutti i posti di lavoro e il miglioramento delle condizioni contrattuali e normative”.
“Purtroppo, ci troviamo oggi – sottolinea il sindacato – a dover affermare che la fase di avvio della nuova azienda, è caratterizzata da una gestione approssimativa e con elementi di pochissima trasparenza che non lasciano intravedere in alcun modo l'auspicato nuovo corso. La gestione operativa è attualmente interamente condotta da Youtility, mentre l'azienda Abramo è completamente assente. Non è inoltre chiaro quali siano i criteri secondo i quali l'azienda ha effettuato alcune scelte, che sembrano essere in continuità con la vecchia azienda. E 'importante che Abramo e Youtility lavorino assieme per creare un clima di serenità, di cui questi lavoratori hanno bisogno e che segni un repentino e drastico cambiamento rispetto al passato.
E' fondamentale – evidenzia la Cgil – che l'azienda vigili sul rispetto dei responsabili verso i lavoratori e sul rispetto tra colleghi. Modalità di gestione e linguaggi autoritari e poco attenti alla dignità di chi lavora non possono essere ancora tollerati. Così come è altrettanto intollerabile che le scelte organizzative vengano effettuate sulla base di amicizie e simpatie anziché su criteri oggettivi e di trasparenza. La Cgil non lo consentirà. Ricordiamo che il passaggio nella nuova azienda non è stato per nulla semplice, in quanto portatori di interesse a vario titolo hanno messo in campo spregiudicate azioni di ostracismo. Solo grazie all'impegno congiunto di azienda e sindacati si è riuscita a portare a termine l'operazione che vede oggi la nuova azienda operativa. Ci aspettiamo quindi che si determini immediatamente l'auspicato cambio di corso rispetto al passato. Diversamente saremo costretti a mettere iniziative di mobilitazione in atto”.
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