“Come già accaduto a marzo scorso, il ministro delle Politiche agricole Martina si è dimenticato di nomi importanti della Cucina italiana e dell’unico ente riconosciuto della categoria che vanta oltre 17mila iscritti: la Federazione italiana cuochi (Fic)”. E’ quanto scritto in una nota del Centro Studfi Thalia, che riporta una dichiarazione del presidente della Federazione cuochi italiani, Rocco Pozzulo, che definisce “quanto meno sinfolare la nuova dimenticanza del Ministro. La categoria – spiega – non è certo rappresentata solo da pochi nomi, più o meno addentro alle cose politiche. Peccato per loro, avrebbero potuto ascoltare la voce di chi realmente lavora ogni giorno, umilmente, dietro ai fornelli portando in alto il nome dell’Italia gastronomica”. L’episodio è avvenuto nell’ambito del secondo forum sulla cucina italiana che si è tenuto all’Expo di Milano con la presentazione del Food act, un piano di azione in 10 punti per valorizzare la cucina italiana nel mondo. Ieri Pozzuolo, fa sapere il C.S. Thalia, ha partecipato a Potenza a “Moda e Sapori sotto le stelle”, evento promosso dalla Confcommercio, per rinnovare l’impegno a favore della cucina di qualità all’insegna del made in Italy . Per la piena la valorizzazione delle eccellenze italiane anche attraverso chef-ambasciatori della cucina tricolore. secondo il Centro Studi Turistici Thalia va recuperata la “grave dimenticanza” coinvolgendo la federazione più rappresentativa dei cuochi in modo da garantire il rafforzamento del binomio turismo-ristorazione, l'avvio di precorsi per certificazioni di qualità e iniziative di educazione alimentare a partire proprio dalle scuole. “Abbiamo bisogno – aggiunge Michele Tropiano, Federalberghi – di una nuova leva di chef che sappiano interpretare il meglio della gastronomia lucana con creatività e fantasia. Uno degli aspetti centrali resta la formazione, per cui chiediamo alla Regione di tenerne conto nel nuovo Fse 2014-2020 finanziando specifici stages dei nostri ragazzi all’estero”. “La dieta mediterranea – dice il segretario del C.S. Thalia, Arturo Giglio – ha una base da noi con la candidatura di Matera. E poi la necessità di rafforzare il binomio turismo-ristorazione con percorsi turistici di qualità, percorsi di certificazione per garantire la qualità e i clienti e non solo. Perché se cucina è cultura, allora bisogna puntare sull'educazione alimentare nelle scuole, sulla lotta agli sprechi e sull'assistenza a chi non ha da mangiare”.