"Il decreto legge 145/2013 'Interventi Urgenti di Avvio del Piano Destinazione Italia', prevede il condono economico ed il premio per i grandi inquinatori nelle zone da bonificare d’Italia”. Lo dichiara Pino Brindisi, segretario regionale dei Verdi.
“Non solo e' una norma che demolisce la legislazione ambientale italiana ma mette l'Italia in infrazione comunitaria, perché in evidente contraddizione delle normative europee in materia d'inquinamento. Pertanto con la definitiva approvazione del D.L. verrebbe meno il principio di ‘chi inquina paga’.
In Basilicata, – prosegue Brindisi – corrono alla mente, il caso della Val Basento, la Zona Industriale di Tito con l’ex Liquichimica, che guarda caso rientrano nei siti da bonificare SIN (Siti di Interesse Nazionale).
Vogliamo sperare, ma non ci tranquillizza, che non vi sia una stretta connessione circa la notizia di questi giorni, secondo cui nell'abitato del vicinissimo Comune di Tito , vi siano tracce di idrocarburi arrivati addirittura nell'acqua potabile, inquinata anche l’acqua? La Città di Potenza “nutrita” dallo stesso invaso, non ne uscirebbe indenne.
Se rispondesse al vero, fermo restante la responsabilità da parte dell'Ente gestore del servizio idrico integrato, Acquedotto Lucano e degli altri Enti interessati alla vigilanza dei bacini (sempre troppi), i Verdi di Basilicata ritengono sia urgente e non più procrastinabile, un approfondimento del fenomeno e delle cause che l'hanno prodotto. Soffermarsi esclusivamente sull'evento non serve, occorre trovare la causa, se tale fenomeno è circoscritto ad un'area ben definita, indagare con urgenza e individuare quali falde acquifere risultano o risultassero inquinate. Non basta far bere alla bella Fontana pubblica della Città di Tito il Direttore Generale di Acquedotto Lucano ed il Sindaco della cittadina stessa, per rassicurare i cittadini interessati di un territorio ancor più vasto di Tito e del capoluogo Potenza".
BAS 05