“Il PD ha scelto l’unica e la migliore strada perché il centrosinistra possa governare il futuro della Regione Basilicata: il 15 settembre ci saranno le primarie di coalizione per la scelta del candidato presidente e del programma di governo, questa volta per il Movimento 139 non c’è che da applaudire e concordare”. Lo Afferma Antonio Brigante, esponente del Movimento.
“Ora – aggiunge Brigante – occorre che il tempo che ci separa dal 15 settembre venga tutto impiegato per ricostruire tra la gente di Basilicata la fiducia necessaria perché la coalizione di centrosinistra abbia il più largo consenso con la più vasta mobilitazione possibile, affinché riceva nella tornata elettorale la legittima e democratica consacrazione per il governo dei prossimi anni. Si faccia presto il tavolo del centrosinistra a cui il Movimento 139 non mancherà di dare il suo contributo, in quanto serenamente animato dallo spirito di rendere un servizio alla politica, al centrosinistra, alla terra di Basilicata e nella certezza che le primarie del 15 settembre siano oltre che di coalizione e aperte PRIMARIE VERE”.
Per Brigante “con questo sano passaggio si eliminano i vizi che la politica del ventennio berlusconiano aveva insediato nei partiti, viene eliminato il leaderismo, l’individualismo, il carrierismo politico e l’intoccabilità dei capicorrente; qui il metodo “Napolitano“, se pure da molti auspicato, non ha attecchito ed ora alla Basilicata il compito di dare l’esempio della capacità di ritrovare nella Politica la sede per la soluzione dei problemi collettivi”.
L’esponente del Movimento 139 invita a prendere “coscienza del dramma che interessa decine e decine di imprese, di lavoratori, di giovani, si avvii da subito – aggiunge – il percorso indicato dal segretario regionale del PD, Onorevole Roberto Speranza, si confrontino idee e sogni da far camminare sulle gambe di uomini e donne che sono ancora la ricchezza della nostra Regione, il centrosinistra si confronti con le grandi sfide che la crisi impone, con le scelte strutturali che deve praticare, con un ridisegno dei ruoli amministrativi in atto e da proporre, dia il segnale che l’etica della politica serve alla comunità, venga tenuto in debita considerazione il dettato dell’articolo 54 della Costituzione italiana che recita ‘i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore’”.