Il presidente del gruppo consiliare del Partito democratico ritiene che: “è giunto il tempo di avanzare proposte che vadano ad interpetrare in senso responsabile un cambiamento reale per il bene della Basilicata”
“L’unica soluzione di Giunta su cui convergere – dice Braia – sarà quella che riuscirà a garantire governabilità con un’ampia legittimazione consiliare, unico presupposto fondamentale per compiere quel processo riformatore istituzionale troppe volte annunciato, per approvare il nuovo Statuto regionale con annessa modifica di legge elettorale e per condividere ed approvare un pacchetto di misure utili a rilanciare lo sviluppo e far ripartire l’occupazione in Basilicata”.<br /><br />“Non è tempo per la politica – afferma Braia – di arretrare o rinchiudersi in un fortino che non esiste più, è il tempo di avanzare proposte coraggiose che interpretano in senso responsabile un cambiamento reale con la determinazione e la forza necessaria per il bene della Basilicata . I segnali che cerca la società, la comunità italiana e di Basilicata sono quelli che incrociano ‘un’altra politica’ meno auto-referenziale e più solidale, meno assistenziale e più efficace vero ed unico antidoto all’antipolitica populista avanzante . Non ci sono ricette salvifiche o provvidenti stregoni da ricercare, ma comportamenti da modificare, riti da eliminare, collegialità da praticare e azioni efficaci da metter in campo in maniera tempestiva e risolutiva. La strada ferma e pragmatica intrapresa sul tema del petrolio negli ultimi mesi, al pari dell’ultima istanza levata forte dal presidente De Filippo in rappresentanza della comunità di Basilicata verso il Governo nazionale ed europeo sul tema diventato insostenibile del Patto di Stabilità, che sta letteralmente soffocando il fragile sistema delle imprese lucano, è quella giusta che noi del Pd sosterremo convintamene fino in fondo”.<br /><br />“Il gesto, avvenuto in direzione regionale, delle dimissioni del collega Pittella – sostiene Braia – va vissuto come un atto sofferto che mostra la maturità necessaria in una ‘fase di transizione’ in cui tutti devono ritenersi a disposizione a prescindere del ruolo che oggi rivestono, compreso il sottoscritto, per costruire un quadro politico il più solido possibile, nel momento più delicato della vita politica regionale e nazionale. Non ci sono ruoli e funzioni precostituiti, siamo al lavoro per riorganizzare e rilanciare un’adeguata offerta politica, insieme ad una maggioranza che oggi può riscoprirsi più forte e più ampia a patto che non si parta da valutazioni prevaricatrici e posizioni intransigenti . A poco servono i consigli dei colleghi del centro destra, i quali, invece, che dare lezioni e suggerimenti dovrebbero molto riflettere sul loro tracollo in Italia con una perdita di oltre 6,3 milioni di voti ed in Basilicata di ben oltre le 65.000 preferenze, segno che continuare a giudicare gli altri senza analizzare se stessi è senza proporre nulla di alternativo, è una pratica che non ha mai pagato e sempre meno pagherà anche in futuro”.<br />