Braia: “No alla chiusura del Servizio psichiatrico a Matera”

Il consigliere regionale di Avanti Basilicata ha presentato una mozione con Cifarelli, Pittella e Polese

&ldquo;Basta decisioni irrazionali che penalizzano la comunit&agrave; e umiliano professioni e territori. Basta decisioni unilaterali che appaiono anche immotivate ed ingiustificate. Si eviti assolutamente la chiusura del servizio psichiatrico di Matera&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale di Avanti Basilicata, Luca Braia, per il quale &ldquo;non &egrave; possibile che, con una semplice nota, che non contiene alcuna valutazione di merito, supportata dalla bench&eacute; minima analisi oggettiva delle quantit&agrave; delle funzioni svolte e dei contesti dove essi di determinano, anche contrarie alle proposte avanzate dai dirigenti medici interessati, si possa mettere in fibrillazione e umiliare un comparto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;assessore Leone e il presidente Bardi intervengano immediatamente per ottenere, da parte del direttore generale, la sospensione del provvedimento che modifica, seppur temporaneamente, l&rsquo;atto aziendale deliberato dalla Regione Basilicata nel maggio 2015. Alla luce di tale nota con cui il direttore generale dell&rsquo;Asm Joseph Polimeni ha ordinato, a partire dal primo luglio, la centralizzazione temporanea per tutta l&rsquo;azienda delle attivit&agrave; del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura presso l&rsquo;ospedale di Policoro, disattivando in via transitoria, le attivit&agrave; di servizio psichiatrico a Matera, con i colleghi consiglieri Cifarelli, Pittella e Polese abbiamo presentato una mozione, al fine di evitare la chiusura dello stesso. Si ricerchino, piuttosto, soluzioni alternative e si eviti la chiusura del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Matera. Reputiamo urgente che si relazioni in dettaglio, in Consiglio o nella Commissione competente, in merito a tutte le valutazioni oggettive che potranno anche portare a soluzioni differenti o alla conferma eventuale di chiusura del presidio materano&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Al fine di evitare il susseguirsi di altre &lsquo;centralizzazioni&rsquo; che pare possano riguardare altri reparti in sofferenza di personale medico, paramedico e infermieristico – afferma ancora Braia -, il governo regionale dovrebbe provvedere ad effettuare immediatamente la definizione dei budget assunzionali da assegnare alle aziende sanitarie per avviare le procedure di assunzione e garantire i servizi. Il presidio ospedaliero &lsquo;Madonna delle Grazie&rsquo; di Matera, DEA di primo livello, non pu&ograve;, a nostro avviso, rimanere sprovvisto di tale importante servizio, vi afferisce un bacino di utenti che supera i 125.000 abitanti e nel 2019 abbiamo un aumento esponenziale di turisti e una ancora maggiore affluenza. Oltre 550 le consulenze in ospedale con la stragrande maggioranza in pronto soccorso e nel 2019, ad oggi, sono gi&agrave; 230. Numerosi sono i ricoveri provenienti anche dalla vicina Puglia. Le motivazioni presenti nella nota del direttore generale Polimeni – conclude Braia – appaiono assolutamente inadeguate ed insufficienti, soprattutto perch&eacute; prive di ogni tipo di dati e/o valutazione funzionale, in grado di evidenziare le quantit&agrave; ed i contesti del servizio offerto alla comunit&agrave; della provincia di Matera tutta. La eventuale decisione di chiusura di uno dei due presidi dovrebbe tenere conto, di numerosi aspetti che evidenziamo ed elenchiamo nella nostra mozione, e sfuggire a logiche che appaiono sterili, campanilistiche e quindi pericolose&rdquo;.&nbsp;

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