Il consigliere regionale del Pd parla, tra l’altro, di una “task force per la sburocratizzazione come priorità d’intervento e dell’utilizzo delle leve della green economy come sponda per un progresso globale dei nostri territori”
“Prendendo spunto dalla relazione sul Bilancio del presidente De Filippo, ritengo utile sottolineare l’azione di rigore messa in campo sin dall’inizio da questa maggioranza e quella importante concertazione con le parti sociali, rese ben evidenti nella preparazione della sfida lanciata con l’iniziativa di Basilicata Obiettivo 2012”. Ad affermarlo il consigliere del Pd, Luca Braia.
“Scelta, quella del rigore – continua Braia – che si è rivelata premonitrice di un lavoro che, solo adesso, il nuovo governo Monti ha messo in campo per vincere le sfide di una crisi lacerante ed imbarazzante, per come è stata presentata alla nazione agli inizi dei suoi effetti da quel Governo di centro destra alleato con la Lega che, dopo aver arrecato danni irreparabili, vuole lavare i suoi peccati cercando maldestramente di ricostruire una ormai andata verginità ergendosi a difensore delle fasce deboli, pensionati e lavoratori da loro umiliati e ridotti a povertà. Ci ritroviamo anche quest’anno a guardare in faccia la realtà ed a gestire, nel bel mezzo di una crisi economica europea, un altro taglio dal Governo nazionale di ben 112 milioni di euro di trasferimenti . Ci tocca fare i conti, oggi come non mai, la Basilicata ed assieme il Governo nazionale, con tre parole chiave che dovranno caratterizzare le scelte politiche dell’anno che verrà : rigore, equità e crescita, vocaboli entrati nelle case di tutti gli italiani, commensali anche loro delle nostre vivande, che mescolandosi alla crisi, si traducono in una alchimia che neppur il Medioevo aveva mai conosciuto. E’ il momento della tenace volontà, del sostegno all’iniziativa politica adeguata, responsabile e coraggiosa, della condivisione piuttosto che della divisione e per dirla con le parole del nostro inno evocate più volte da De Filippo è giunto il momento del “stringiamoci a Coorte”. L’equità sociale ed il rigore – sottolinea Braia – in un ultimo sondaggio, sono tra le urla più altisonanti per tanti italiani; a mio giudizio lo sviluppo diviene la risposta più efficace per connotare il nostro cambio di rotta, per riaccendere le luci sia del nostro Pil soffuse dalla congiuntura generale estremamente negativa, ma soprattutto puntando a quell’indicatore che, credo, in futuro dovrà sempre più caratterizzare le nostre sfide e che prende il nome di Bil (Benessere Interno Lordo) che nelle filosofie orientali misura la crescita delle persone e delle organizzazioni e che ritengo possa essere assunto ad obbiettivo per una piccola e splendida regione come la Basilicata”.