La presidente Crpo: “nelle regioni povere ed emarginate del mondo gli uomini sono impegnati a combattere guerre o costretti a migrare in cerca di lavoro, mentre le donne si ritrovano spesso sole, con il compito di lavorare la terra e crescere i bambini”
“Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Fao, un bambino ogni otto secondi muore nel mondo per fame o malnutrizione nonostante la ‘Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo’ comprenda il diritto all'alimentazione tra i principi proclamati nel 1948 e la ‘Dichiarazione universale per l'eliminazione definitiva della fame e della malnutrizione’, adottata nel 1974, dichiari che ogni individuo ‘ha il diritto inalienabile di essere liberato dalla fame e dalla malnutrizione per potersi sviluppare appieno e conservare le sue facoltà fisiche e mentali’. Nelle regioni povere ed emarginate del mondo – continua Botta – gli uomini sono impegnati a combattere guerre o costretti a migrare in cerca di lavoro, mentre le donne si ritrovano spesso sole, con il compito di lavorare la terra e crescere i bambini”.
“La fame e la malnutrizione colpiscono le stesse donne che, caricate della fatica fisica per procurarsi un pò di cibo, costrette a percorrere chilometri a piedi per trasportare acqua e legna da ardere, assistono, troppe volte impotenti, alla morte dei propri piccoli per fame o per malattie legate a malnutrizione. A fronte delle grandi responsabilità, alle donne è limitato l’accesso alle risorse e ai servizi che potrebbero aiutarle ad aumentare il proprio reddito ed a mitigare il peso del lavoro domestico; alle donne, inoltre, è negato il diritto all’istruzione e il diritto di proprietà. Nei giorni scorsi il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha aperto a Bruxelles i lavori della conferenza internazionale sulla lotta alla malnutrizione organizzata dalla Pa International Foundation e dalla Presidenza di turno cipriota dell’Unione Europea . Sono convinta – dice Botta – che faranno un ottimo lavoro e per l’occasione vorrei ricordare una affermazione dell’ex Direttore generale della Fao, Jacques Diouf: ‘l'uguaglianza uomo donna non è soltanto un nobile ideale, è una condizione decisiva per lo sviluppo agricolo e la sicurezza alimentare. Dobbiamo promuovere l'uguaglianza uomo donna e dare maggiori strumenti alle donne se vogliamo vincere in modo sostenibile la lotta contro fame e povertà estrema’. In Sud Sudan, da giugno, una media di 5 bambini muoiono ogni giorno nei campi per rifugiati di Yida e di Batil e un bambino su tre è affetto da malnutrizione. La Commissione regionale pari opportunità di Basilicata aderisce e sostiene con convinzione l’iniziativa dell’associazione ‘Il cielo è sempre più blu’ che, in partnership con ‘Medici senza frontiere’ e con il patrocinio della Crpo, organizza, domenica 16 dicembre, presso la sala ‘Oliver’ a Senise, una riflessione ed un approfondimento sull’emergenza nutrizionale in Sud Sudan. Seguirà una cena di beneficienza per raccogliere fondi da destinare a Medici senza frontiere”.
“E’ una goccia nell’oceano – afferma Botta – ma proviamo, con piccoli gesti, a rispondere all’appello del Direttore Generale della Fao José Graziano da Silva: ‘Porre fine alla fame nel mondo richiede l'impegno di tutti: né la Fao, né altre agenzie o governi, singolarmente, potranno vincere questa battaglia “ e aggiunge che intende lavorare "nel modo più trasparente e democratico possibile" con i paesi membri, le agenzie delle Nazioni Unite, il settore privato, la società civile e gli altri soggetti coinvolti’.