Botta (Crpo): un passo avanti verso la parità di genere

La Presidente riferisce su quanto stabilito dall’Assemblea della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e critica "la IV Ccp che sulla pdl circa il sostegno alla maternità non ha avuto un confronto o una ‘banale’ comunicazione con la Crpo"

&ldquo;L&rsquo;impegno della Commissione regionale pari opportunit&agrave; della Basilicata e le sinergie messe in campo con tutte le Commissioni Pari Opportunit&agrave; delle regioni Italiane hanno portato all&rsquo;approvazione di un ordine del giorno sulla parit&agrave; di genere, in seno all&rsquo;Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali su proposta della Presidente dell&rsquo;assemblea dell&rsquo;Emilia-Romagna, Palma Costi&rdquo;. A darne notizia la presidente della Commissione regionale per le pari opportunit&agrave; della Basilicata, Antonietta Botta.<br /><br />&ldquo;I Presidenti dei Consigli regionali italiani si impegnano per la parit&agrave; della rappresentanza anche a seguito delle due ultime tornate elettorali in Basilicata, con nessuna donna eletta e in Sardegna con solo quattro consigliere su sessanta . Riteniamo che la questione non sia pi&ugrave; rinviabile e &ndash; continua Botta – ci impegniamo ad una forte sensibilizzazione di tutto il sistema&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Questa la sintesi – riferisce Botta – della lettera inviata oggi dal coordinatore nazionale, Eros Brega, alla referente per le Commissioni regionali di parit&agrave;, Roberta Mori. E&rsquo; un passo in avanti per una effettiva presa di coscienza sulla necessit&agrave; della rappresentanza paritaria, conseguente ad una pressione costante che stiamo esercitando da molti mesi a tutti i livelli politico-istituzionali, compreso il Parlamento , per ottenere riforme elettorali di vera svolta. L&rsquo;ordine del giorno, richiamate le norme antidiscriminatorie e recenti sentenze costituzionali, impegna la conferenza dei Presidenti a sensibilizzare le Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome al fine di introdurre nelle normative regionali principi e provvedimenti tali da favorire la piena rappresentanza di genere, tenuto conto dei diversi sistemi istituzionali esistenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per la prima volta nelle storia italiana, intanto, viene presentato un Governo formato da otto donne e otto uomini ed &egrave; questo un grande segnale di crescita culturale e democratica che tende a rappresentare la reale composizione del popolo di questo nostro Paese. Mentre scrivo queste brevi riflessioni&nbsp;&nbsp;&ndash; ci fa sapere Botta – una donna lucana, Arisa , vince il festival di Sanremo. Piaccia o meno, si tratta di una storica ed importante manifestazione canora italiana. Ad Arisa vanno i complimenti e gli auguri della Commissione regionale pari opportunit&agrave; .Nel frattempo, per&ograve; – aggiunge Botta – nella nostra Basilicata, che ha eletto un Consiglio regionale, per la seconda volta, senza rappresentanza femminile, si presenta e si discute una proposta di legge, in IV Commissione consiliare, riguardante le &lsquo;Misure sul sostegno sociale alla maternit&agrave; e alla natalit&agrave;&rsquo; senza porsi il problema di un confronto o di una &lsquo;banale&rsquo; comunicazione alla Commissione regionale pari opportunit&agrave; che &egrave; un organismo istituzionale. Non entro nel merito della proposta &ndash; afferma Botta – viene per&ograve; sollevato un tema che riguarda scelte intime ed individuali che dovrebbero essere libere, mentre si rischia di &lsquo;ideologizzare&rsquo; posizioni. Chieder&ograve; di esaminare la pdl con le venti componenti la Commissione provenienti da diverse forze politiche, professionali, sindacali ed associative e chiedo, ancora una volta , quale valore assegnano i consiglieri regionali della Basilicata alla Commissione che mi onoro di rappresentare e, dunque, al punto di vista delle donne&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In una regione che vive una crisi economica drammatica &ndash; conclude Botta – in una terra in cui la sofferenza delle imprese e la mancanza di lavoro assumono proporzioni devastanti, nella nostra Basilicata che molto pi&ugrave; di altre regioni soffre la mancanza di un welfare adeguato e ne scarica sulle donne, giovani e meno giovani tutto il peso, penso, con tutto il rispetto per gli uomini che ci governano, che siano ben altri i provvedimenti urgenti da mettere in campo per aiutare famiglie e donne&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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