Bolognetti (Ri): sciopero fame a sostegno Satyagraha di Pannella

“Maurizio Bolognetti, segretario Radicali lucani è in sciopero della fame dalle ore 23.55 del 21 luglio a sostegno del Satyagraha di Marco Pannella”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dello stesso Bolognetti. “Con Marco Pannella – scrive Bolognetti – a sostegno dell’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, del Satygraha radicale, che si rinnova e prende forza e linfa dalla consapevolezza che occorre interrompere la flagranza di reato in atto contro i diritti umani e la Costituzione – pena il continuare a precipitare nel baratro dell’assenza di Stato di diritto, del diritto e dei diritti negati, della Costituzione vilipesa e oltraggiata al pari delle Convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani – si stanno mobilitando in poche ore centinaia di detenuti e loro familiari.
Con alcuni compagni radicali, con Rita Bernardini, Irene Testa, Valter Vecellio, stiamo provando a sostenere una lotta che giustamente è stata definita ‘un atto d’amore verso le Istituzioni’, affinchè comprendano l’urgenza, la necessità di tornare sulla strada maestra della loro propria legalità. Marco Pannella con il suo gesto d’amore e di dialogo prova a ricordarci che sono 15 milioni le famiglie che patiscono per ‘il malfunzionamento della giustizia’. Pannella, con il suo Satyagraha, ci ricorda i 30 anni di condanne comminateci dalla Cedu per la reiterata, continuata e recidiva violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. E allora, con la sua sete e fame di verità, di legalità, di democrazia, di diritto e di diritti, racconta e da voce alle carceri, putrido percolato di una amministrazione della giustizia allo sfascio, e ha la forza, l’autorevolezza e il coraggio di invocare, di chiedere, un ormai irrinunciabile e riformatore provvedimento di Amnistia. Noi stiamo con Marco. Io sto con Marco, per la vita del diritto e il diritto alla vita. Noi stiamo con Marco, io sto con Marco, perché uno Stato che nega giustizia a milioni di persone calate nei panni di imputati o vittime – non importa – è uno stato che regala sofferenze e che non ha e non può avere futuro. Diritto, giustizia, amnistia e libertà sono le nostre parole d’ordine, la nostra lotta”.

bas 06

    Condividi l'articolo su: