Bolognetti (Radicali) su situazione carceri

“Vorrei poter dire a chi manifesta stupore per quanto accade nel carcere di Potenza e parla di "insostenibilità", che ad essere insostenibile in questo Paese è l'assoluta mancanza di rispetto della Costituzione e della Convenzione Europea a tutela dei diritti dell'uomo. Nell'Italia Stato canaglia sul piano tecnico giuridico, le carceri sono assurte da tempo a luogo di tortura per detenuti e agenti di Polizia penitenziaria. Luoghi di tortura, ma senza torturatori, perché ad essere torturata è l'intera comunità penitenziaria. Torturata e dimenticata da uno Stato, il nostro, incapace di rispettare la sua propria legalità. Nel 2011, in una lettera drammaticamente attuale, i direttori penitenziari del Si.Di.Pe – esprimendosi a sostegno dell’iniziativa radicale volta ad ottenere un provvedimento di Amnistia, che è innanzitutto di Amnistia per la Repubblica – scrivevano: «Non ci pongono in condizione di svolgere il nostro lavoro con dignità, nell’effettivo rispetto delle leggi solennemente enunciate e quotidianamente violentate». E’ quanto afferma Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani.
“Chi cerca qualcosa di davvero "insostenibile", dovrebbe chiedersi perché il nostro Parlamento non abbia onorato il messaggio che il presidente Napolitano inviò alle Camere nell'ottobre del 2013. Cosa ne è stato degli obblighi evocati dal nostro presidente, che, rivolgendosi a deputati e senatori, affermava: “Confido che vorrete intendere le ragioni per cui mi sono rivolto a voi attraverso un formale messaggio al Parlamento e la natura delle questioni che l'Italia ha l'obbligo di affrontare per imperativi pronunciamenti europei. Si tratta di questioni e ragioni che attengono a quei livelli di civiltà e dignità che il nostro paese non può lasciar compromettere da ingiustificabili distorsioni e omissioni della politica carceraria e della politica per la giustizia”.
Vogliamo parlare di cose "insostenibili"? Bene, allora parliamo di quella non ragionevole durata dei processi che – sottolinea Bolognetti – grava come un macigno sulla vita economica e sociale dell’Italia. Le nostre carceri, luoghi indegni del Paese che ha dato i natali a Cesare Beccaria, riflettono la bancarotta in atto dello Stato di diritto e dell'intero sistema giustizia”.

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