“Oggi si è svolto l'incontro sindacale alla presenza delle organizzazioni Fim e Fiom, in sede confindustriale, con l'azienda Blutec. L'assenza dell'amministratore delegato è da ritenersi grave in quanto si registra l’inaffidabilità dell'azienda, a partire dagli impegni presi con il sindacato nazionale, regionale e con i delegati in sede aziendale”.
Lo fanno sapere con un comunicato stampa congiunto Fim-Cisl e Fiom-Cigl.
“Le organizzazioni sindacali – aggiungono – esprimono un giudizio negativo sull'incontro odierno in quanto non ci sono state risposte alcune sui temi importanti come occupazione, prospettive future e piani industriali e produzioni che avrebbero dovuto sostituire e dare una continuità lavorativa al sito di Tito scalo.
Il sindacato ha ribadito la propria contrarietà sulla procedura di cessione del ramo d'azienda art. 47 attivata dalla Blutec richiedendo il ritiro immediato della stessa, perché poco chiare risultano le motivazioni.
Ad oggi – continuano i sindacati – l'azienda ha disatteso tutti gli impegni assunti a diversi livelli, inoltre i piani industriali e gli assetti occupazionali, sono ancora un mistero, poco definiti e molto incerti. Si richiede pertanto che vengano rispettati gli impegni presi con il sindacato a tutti i livelli, che ci siano concrete certezze su occupazione, sui piani industriali e sul futuro dello stabilimento, per tutti i lavoratori della Blutec”.
Nel comunicato stampa viene confermato lo stato agitazione con blocco degli straordinari e azioni di lotta con un pacchetto di 8 ore di sciopero articolato secondo le indicazioni della Rsu a partire da domani 22 giugno con 2 ore di sciopero per ogni turno lavorativo.
“Il 26 giugno – concludono – si svolgeranno le assemblee con i lavoratori alla presenza delle segreterie regionali per valutare la situazione ed eventuali ulteriori azioni sindacali da mettere in campo”.