“I parlamentari lucani, umbri e molisani non sono riusciti a far passare in Parlamento quella «regola del due», almeno due Province in ogni regione, che avrebbe salvato l’integrità territoriale e istituzionale di ogni singola Regione, sia con la “r” piccola, intesa come area geografica, sia con la “R” grande, intesa come l’insieme del sistema delle autonomie locali. Se a ciò aggiungiamo le difficoltà di bilancio e le norme stringenti su tutti i comuni fino a tremila abitanti e la chiusura delle Comunità Montane, è facile comprendere come un problema generale di riduzione della spesa pubblica finisca per inquadrarsi come una dolorosa quanto preoccupante crisi della democrazia territoriale”. A sostenerlo è il coordinatore regionale Grande Sud Basilicata, Gianfranco Blasi. “La Basilicata, a questo punto, come le altre piccole Regioni, potrebbe essere la prossima vittima della spending review. Il paradosso sarebbe quello che l’unica provincia della Basilicata sia aggregata alla Puglia o alla Campania. O, ancora peggio, che Matera vada da una parte e Potenza dall’altra. E’ da tempo che sosteniamo che l’idea di Grande Lucania debba essere ripresa. Vi sono comuni limitrofi sia alla provincia di Matera che di Potenza che hanno già espresso formalmente la volontà di aderire alla Basilicata. Partiti e uomini politici invece di pensare ad una nuova architettura territoriale e istituzionale, restano distratti su strani giochi legati alle carriere personali. La politica deve mettersi a disposizione del nostro territorio e del nostro futuro uscendo dalle stanze di un potere che, a ben vedere, sostanzialmente, non c’è neanche più”.
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