"Quando nacque Grande Sud alcuni osservatori politici pensarono ad una scelta al ribasso. Ad una sorta di costola del Pdl, più con una funzione tattica rispetto ad una prospettiva strategica di cambiamento. La scelta di Gianfranco Miccichè di candidarsi nella sua regione in nome di un progetto sicilianista, di spendere la sua leadership senza i tradizionali “paracadute” della vecchia politica, dimostra quanto quegli osservatori sbagliassero. Non c’era nessuna intesa preventiva con il centro – destra, l’idea meridionalista e post ideologica era autentica e rappresenta, ad oggi, una rottura con lo schema Bossi – Tremonti – Berlusconi che al Sud Italia aveva tolto molto e dato pochissimo!". Lo dichiara in una nota Gianfranco Blasi, segretario regionale di Grande Sud della Basilicata.
"Neppure a sinistra – aggiunge – è stato difeso l’impianto regionalista, oggi messo in crisi, soprattutto nei territori meridionali, dalla scomposizione del quadro istituzionale di riferimento, dalla chiusura di tribunali, ospedali, prefetture, dalla crisi della democrazia partecipata. La verità è che Pdl e Pd restano legati a modelli centralisti ormai superati…
Esisteva, dunque, uno spazio politico nuovo, intriso di radicamento territoriale e di forte presa identitaria. Grande Sud lo ha fatto proprio. Miccichè è un “rivoluzionario”, un interprete di quel cambiamento che nel 94’ si chiamava Forza Italia e che oggi Grande Sud esprime nell’intero Mezzogiorno. Ma Gianfranco è soprattutto un politico lucido che ragiona conoscendo la sua terra, gli uomini che la interpretano, gli attori della politica locale e nazionale.
Noi lucani di Grande Sud siamo onorati di stare al suo fianco, di essere suoi amici. Siamo fortemente partecipi a questo progetto. Anche la Basilicata sperimenterà nei prossimi mesi una nuova via, proporremo anche qui un diverso modello di governo".
BAS 05