“Uno dei miei scrittori preferiti, in uno dei suoi più famosi aforismi recita: “Al giorno d'oggi conosciamo il prezzo di tutto e il valore di niente. Quanto vale il battito di un cuore, il soffio di un respiro, il sorriso di un bambino o lo sguardo di chi amiamo? Non so se ci siano uomini in grado di rispondere a questa domanda, ma ci si può interrogare se la vita di un uomo valga i suoi debiti.” Queste le parole di Carolina Biscaglia, componente della segretaria regionale dei Giovani Democratici di Basilicata, intervenuta in merito a quello che la crisi economica sta provocando: danni economici e sociali. “Famiglie con cuori che battono a metà, respiri spezzati dal dolore, bambini orfani e donne sole. Questo è quanto è accaduto più di trenta volte dall'inizio dell'anno. Un importante centro di ricerca dedicato alla mobilità e al lavoro pubblica un rapporto sull’incremento dei suicidi a causa della disoccupazione. Mentre il dato che emerge da uno studio pubblicato negli Occasional papers di Bankitalia- spiega- è che in Italia i 10 uomini più ricchi posseggono una quantità di ricchezza più o meno equivalente ai 3 milioni di italiani più poveri. Negli ultimi anni inoltre, si è invertita la distribuzione della ricchezza tra le classi di età: oggi al contrario che in passato gli anziani sono più ricchi dei giovani che non riescono ad accumulare, rivela ancora lo studio. Storie diverse che alla base hanno tutte lo stesso sfondo: la concreta difficoltà di vivere, la disoccupazione, i debiti, la pressione fiscale, una politica economica restrittiva che ammazza il reddito nazionale e, ahimè, la società. Tutto questo- continua- non è solo una questione morale, idealistica o filosofica, è anche e soprattutto una questione politica. E' l'effetto devastante di anni di governo, di una politica a favore di evasori, condoni e scudi fiscali, di leggi ad personam e finanziarie inaccettabili, di deroghe alla nostra costituzione e al nostro codice civile e penale, di uno scardinamento dei valori morali e sociali che sono alla base di una società democratica. E tutto questo ha prodotto una società fatta di ricchi sempre più ricchi a danno di tutti gli altri. Ed oltre a questo, il crimine più grave mai commesso nella storia civile, politica e istituzionale: I padri che hanno ucciso i propri figli; la politica schiava delle regole della finanza; controllati e controllori insieme al banchetto della corruzione. Serve un ribaltamento della politica economica che produca ricchezza vera e più equamente distribuita. Serve un ribaltamento della cultura che presti maggiore attenzione alla giustizia e alla nostra costituzione. Serve un ribaltamento dei valori-conclude- in cui la politica ritorni alla sua accezione naturale per cui non è solo l'arte difficile del buon governo destinata a pochi eletti, ma una responsabilità morale e civile di ogni uomo”.
BAS 05