Bilancio Regione, Rosa: “Un buco da 233 milioni”

Il capogruppo di Lb-Fdi parla di “un bilancio raffazzonato e, soprattutto, con un deficit di oltre 200 milioni, ad essere buoni. Sì, perché i 176 milioni di spese spostate sui bilanci 2018/2019 prima o poi bisognerà effettuarle”

&ldquo;La politica di bilancio del &lsquo;rinvio&rsquo;, che pi&ugrave; volte abbiamo denunciato (appelli che i pi&ugrave; hanno ignorato), si sta dimostrando catastrofica per la nostra Regione. La consuetudine di spostare in avanti spese preventivate ha causato nel bilancio previsionale 2017 un buco di 233 milioni di euro, senza contare i 30 milioni da destinare al Fondo Po Val d&rsquo;Agri&rdquo;.<br /><br />Lo afferma il capogruppo di Lb-Fdi Gianni Rosa che aggiunge &ldquo;Pittella, sordo ai nostri appelli, cede ancora una volta all&rsquo;abitudine di rinviare i problemi al domani e sposta 176 milioni (dei 233 milioni) al 2018/2019 &ndash; universit&agrave;, trasporti e forestazione i settori pi&ugrave; colpiti -, taglia qua e l&agrave; e palesa la volont&agrave; di contrarre mutui per coprire i soldi mancanti. E, con tutto ci&ograve;, ancora i conti non tornano, perch&eacute; mancano all&rsquo;appello ancora pi&ugrave; di 57 milioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un bilancio raffazzonato e, soprattutto, – continua -&nbsp; con un deficit di oltre 200 milioni, ad essere buoni. S&igrave;, perch&eacute; i 176 milioni di spese spostate sui bilanci 2018/2019 prima o poi bisogner&agrave; effettuarle. E bisogner&agrave; anche trovare i 57 milioni mancanti. Il paradosso &egrave; anche che bisogner&agrave; contrarre un mutuo di 30 milioni per rimpinguare il Fondo Po Val d&rsquo;agri che, invece, dovrebbe essere una di quelle poste certe, dato che parte delle royalties petrolifere sono vincolate proprio ad esso. Che fine fanno le royalties allora? Lo abbiamo ripetuto per anni, ma anche in questo caso non c&rsquo;&egrave; peggior sordo di chi non vuol sentire&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ad eccezione della Corte dei Conti &ndash; dice Rosa – che nella mancata parifica richiama il governo regionale, tra l&rsquo;altro, proprio su questo. Sono 20 anni che quei soldi destinati allo sviluppo sono utilizzati da Pittella e i suoi predecessori per spese correnti. E le cose sarebbero pi&ugrave; gravi se Pittella non avesse scippato i 140 milioni della card benzina ai lucani. Questa &egrave; la dimostrazione che la razionalizzazione delle spese non c&rsquo;&egrave; mai stata, anzi la politica del &lsquo;bancomat&rsquo; messa in campo in questi anni per consolidare amicizie e clientele ha dato il colpo di grazia al bilancio regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La politica pittelliana del &lsquo;&egrave; tutto a posto&rsquo; e di &lsquo;rimandiamo a domani&rsquo; &ndash; conclude – si rivela per quello che &egrave;: un disastro economico e sociale. Sono anni che i conti della Regione vengono gestiti in questo modo. &lsquo;Passa oggi che viene domani&rsquo;, si dice. Ma i nodi, come sta accadendo, vengono al pettine&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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