Ammonta a 5 milioni di euro per ciascun esercizio finanziario il contributo regionale alle spese di gestione dell’Alsia
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Fi, Lega, Fdi; 5 contrari di Iv, Pd e M5s) il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023 dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura (Alsia)”.
Ammonta a 5 milioni di euro per ciascun esercizio finanziario il contributo regionale alle spese di gestione dell’Alsia. L’avanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2020 è di 5.724.614,95 euro e il Fondo pluriennale vincolato per spese correnti è pari a 6.900,00 euro. I trasferimenti correnti corrispondono a 10.490.940,00 euro, le entrate extra tributarie a 1.804.645,00, le anticipazioni da Istituto tesoriere a 1.000.000,00 e le entrate per conto terzi e partite di giro a 5.830.000,00 euro. Le entrate complessive in conto competenza sono pari a 24.857.099,95 e di pari importo le uscite di cui 11.641.776,41 euro le spese correnti, 6.385.323,54 euro le spese in conto capitale, 5.830.000,00 euro le spese per conto terzi e partite di giro e 1.000,000,00 euro la chiusura delle anticipazioni ricevute da Istituto tesoriere.
Le linee programmatiche del bilancio di previsione 2021-2023 riguardano: la realizzazione di progetti di ricerca e di trasferimento delle innovazioni finanziati con fondi europei, con particolare riferimento al Fesr e al Feasr; la realizzazione di attività di sperimentazione, trasferimento, dimostrazione, divulgazione, conservazione e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo utilizzando il sistema delle Aziende agricole sperimentali dimostrative; l’erogazione di servizi specialistici in ordine all’agrometeorologia, al risparmio idrico, alla difesa fitosanitaria, alla taratura delle macchine irroratrici e alla consulenza aziendale; la messa a norma delle strutture dell’Agenzia; la diffusione della conoscenza e il trasferimento delle innovazioni in agricoltura, nonché la transizione alla modalità operativa digitale e ai conseguenti processi di riorganizzazione con maggiore efficienza ed economicità; la dismissione dei beni della Riforma fondiaria.
“Per quanto attiene le spese di personale e di funzionamento – si legge nella relazione al bilancio – l’Agenzia ha difficoltà a sostenere le spese con il contributo regionale negli esercizi 2022 e 2023. Infatti in questi esercizi l’Agenzia, dovendo coprire con il contributo regionale e le altre entrate sia le spese di personale per l’intero anno che quelle di funzionamento, ha dovuto prevedere nelle uscite, per il personale con Ccnl Funzioni Locali, stanziamenti complessivi per circa 4.469.324,85 euro anziché 5.504.324,85 euro e per il personale con Ccnl chimico farmaceutico e dell’industria, 971.500,00 euro anziché 1.389.170,25 euro. Vista la mail del 1° aprile 2021 del competente ufficio regionale e considerate le diverse interlocuzioni avvenute tra i due Enti dalle quali scaturisce la disponibilità della Regione ad adeguare il contributo finanziario in occasione della variazione di bilancio che sarà approvata successivamente al Consuntivo 2020, l’Agenzia solo qualora la situazione finanziaria non si modificasse, sarà costretta, ai sensi dell’art.33 del D.Lgs 165, a rilevare le eccedenze di personale e ad osservare, previa informativa preventiva alle Rsu e alle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl del comparto o Area, le procedure di mobilità mediante la ricollocazione in altre pubbliche amministrazioni, prima, e di messa in disponibilità, dopo, del personale che non sia stato possibile impiegare diversamente”.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Cifarelli (Pd), Sileo (Lega), Braia (Iv) e l’assessore alle Politiche agricole e Forestali Fanelli.