Bilancio Arpab, Romaniello: ennesima discussione in II Ccp

Il consigliere del Gruppo misto: “Dagli atti è emerso con evidente chiarezza che nel procedimento degli stessi vi sono state sicuramente disattenzioni e anche responsabilità della direzione Arpab, ma forse anche degli uffici regionali competenti"

&ldquo;Questa mattina &ndash; riferisce Romaniello – in seconda Commissione (Bilancio e programmazione) si &egrave; per l&rsquo;ennesima volta ridiscusso del bilancio di previsione 2014 e del bilancio pluriennale relativo al triennio 2014 &ndash; 2016 dell&rsquo;Arpab (Delibera di Giunta n. 404 del 31 marzo 2015), e del disegno di legge approvazione bilancio di previsione pluriennale 2015-2017 (Delibera di Giunta n. 405 del 31 marzo 2015) sempre dell&rsquo;Arpab&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dal dibattito e dagli atti pervenuti, alcuni solo questa mattina &ndash; afferma Romaniello – &egrave; emerso con evidente chiarezza che nel procedimento degli stessi, vi sono state sicuramente disattenzioni e anche responsabilit&agrave; della direzione dell&rsquo;Arpab, ma forse anche degli uffici regionali competenti alle verifiche e al controllo, tanto da portare a giugno 2015 a discutere di un bilancio previsionale del 2014. Singolare, inoltre, &egrave; la nota pervenutaci solo questa mattina nel mentre la Commissione era in corso, da parte del collegio dei sindaci revisori, di risposta ad una richiesta, fatta in sede di loro audizione gi&agrave; il 7 maggio2015. In detta nota, vi sono velate minacce alla Commissione di rispondere di possibile danno erariale, nel caso non avesse proceduto a licenziare gli atti. Affermazioni veramente singolari &ndash; sottolinea Romaniello – fatte da chi, molto probabilmente, non ha esercitato fino in fondo, in tema di controllo e verifica, tutto quanto previsto da norme e leggi su compiti e funzioni del collegio sindacale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La Commissione &ndash; afferma Romaniello – pur essendosi espressa nel voto in modo differente tra maggioranza ed opposizione, ha unanimemente convenuto, al fine di garantire all&rsquo;Ente di poter operare, di licenziare gli atti e di inviare tutta la documentazione alla Procura della Corte dei Conti. In qualit&agrave; di singolo consigliere, dopo ulteriori approfondimenti su tutto quanto accaduto, anche a seguito di valutazioni legali, valuter&ograve; &ndash; conclude Romaniello – l&rsquo;opportunit&agrave; di inoltrare tutta la documentazione alla Procura della Repubblica&rdquo;.<br />

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