Beni culturali, Autilio (Idv): successo censimento Fai

La chiesa rupestre medioevale di Matera, il ponte di Lagonegro, Palazzo Terenzio Lucano di Armento: “i luoghi del cuore’ particolarmente cari e importanti per i Lucani

“Il censimento nazionale promosso dal Fondo Ambiente Italiano, denominato ‘I Luoghi del Cuore’ ha riscosso particolare successo anche tra i cittadini lucani ai quali è stato chiesto di indicare i luoghi che sentono particolarmente cari e importanti e che vorrebbero fossero ricordati e conservati intatti per le generazioni future”. E’ quanto sottolinea il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio, evidenziando che “le segnalazioni pervenute al Fai dalla Basilicata sono state alcune migliaia che hanno consentito di realizzare una sorta di classifica: al primo posto la chiesa rupestre medioevale di Matera (541 segnalazioni); al secondo il ponte di Lagonegro (286 segnalazioni); al terzo Palazzo Terenzio Lucano di Armento (83). Seguono: i Sassi di Matera, il centro antico di Craco, i Laghi di Monticchio, il centro storico di Moliterno, la Rabatana di Tursi, l’Incompiuta di Venosa”.

“L’appello volto alla difesa di tesori piccoli e grandi, più o meno noti, che occupano un posto speciale nella vita di chi li ha a cuore – commenta Autilio – è stato dunque recepito dalla nostra comunità. Spetta adesso alle istituzioni locali e nazionali valorizzare il vivo interesse dei cittadini nei confronti delle bellezze del Paese e mettere a disposizione le forze necessarie per salvaguardarle. Mentre il dibattito sui sempre più limitati finanziamenti statali per i beni culturali è approdato di recente in Parlamento, la Regione ha da tempo lanciato una doppia sfida: valorizzare le risorse culturali lucane attraverso una serie di azioni di sistema che puntano a dare rilievo ad un patrimonio che si caratterizza per la sua unicità; avviare un sistema di concertazione positiva tra i soggetti-attori protagonisti dello sviluppo di un territorio”.

“La doppia sfida – evidenzia il consigliere regionale Idv – ruota intorno al Patto Formativo Locale e al Progetto Culture in Loco che sono una vera novità e rappresentano pertanto un’esperienza tra le prime realizzate in Italia che vanno dunque rilanciate. Nello specifico, i beni culturali costituiscono una delle principali risorse per il futuro a motivo dell'alto potenziale di capacità creativa, aggregativa e di sviluppo che essi possono sprigionare se opportunamente conosciuti, recuperati, divulgati e fruiti. Il territorio lucano offre reali opportunità per lo sviluppo di un'offerta turistica diversificata e qualitativa grazie al suo grande patrimonio storico-culturale. Puntare sul capitale umano, qualificarlo, prepararlo alle sfide ha rappresentato uno degli obiettivi forti e un'opportunità per innalzare la qualità dell'offerta formativa attraverso una formazione, risultato di progettazione partecipata. E' quello che intendiamo fare – conclude Autilio – attraverso il programma di ‘valorizzazione delle risorse culturali per lo sviluppo e la promozione internazionale della regione Basilicata’, patrocinato dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale con l'adesione di 34 Comuni e di operatori di settore”.

    Condividi l'articolo su: