Benedetto: nel nuovo Statuto spazio alla cooperazione

Per il vicepresidente del Consiglio “la cooperazione allo sviluppo dovrebbe essere riconosciuto quale strumento essenziale di solidarietà tra i popoli ai fini della pace e della realizzazione dei diritti umani”

“C’è un modo molto concreto per dare continuità alle iniziative storiche di questi giorni con la presenza in Basilicata del Dalai Lama: prevedere nel nuovo Statuto della Regione, in dirittura d’arrivo, il riconoscimento della cooperazione allo sviluppo quale strumento essenziale di solidarietà tra i popoli ai fini della pace e della piena realizzazione dei diritti umani, e contribuire al loro conseguimento, utilizzando anche nostre risorse umane e finanziarie”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Nicola Benedetto che a Scanzano Jonico e a Sant’Arcangelo ha rappresentato il Consiglio.

“Essere l’unica Regione d’Italia a non aver aggiornato la propria Carta Statutaria che risale ai primi anni settanta – aggiunge – ci dà l’opportunità di raccogliere il messaggio universale del Dalai Lama completando il progetto di Città della Pace a Scanzano al posto di quello che doveva essere il simbolo del nucleare e a Sant’Arcangelo, andando quindi oltre le due importanti strutture di ospitalità internazionale. Si tratta dunque di valorizzare le esperienze dei soggetti attivi sul territorio regionale, promuovere e attuare interventi di cooperazione allo sviluppo nei Paesi in via di sviluppo e nei Paesi in via di transizione, come definiti dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (O.C.S.E.), e di ricostruzione nei Paesi colpiti da calamità o da guerre, per quanto possibile in collaborazione con gli Enti locali ed i soggetti pubblici e privati del nostro territorio, con altri soggetti omologhi esteri pubblici e privati, con le Istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie competenti in materia”.

“Un intervento regionale in materia di cooperazione internazionale, dunque – sottolinea Benedetto – da svolgere nel rispetto dei principi fondamentali espressamente stabiliti con legge dello Stato o da essa dedotti, nonché nel rispetto della competenza statale in materia di politica estera e di rapporti internazionali, favorendo le iniziative dei soggetti pubblici e privati del territorio della Basilicata, prevedendo la possibilità, come fanno già altre Regioni, di stipulare accordi con Stati e intese con enti territoriali di altro Stato nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato”.

“Il nuovo Statuto, è questo l’impegno solenne da assumere a conclusione degli eventi spirituali e civili con il Dalai Lama – dice Benedetto – deve ispirarsi al pieno sviluppo della persona e dei principi di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà, rispetto della dignità personale e dei diritti umani, in armonia con la Costituzione, con la Carta dei diritti dell’Unione europea e con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, come mezzo di la pace e il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, sostenendo e difendendo i diritti fondamentali della persona, il loro libero esercizio e la solidale convivenza tra le diverse popolazioni e i differenti credi religiosi. Portare a termine questo è la missione che ci attende per tenere fede agli impegni assunti solennemente davanti il Dalai Lama”.

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