Per il consigliere di Italia dei valori non c’è alcun bisogno di “una Protezione civile regionale della burocrazia”
“Le segnalazioni degli agricoltori del Metapontino e della Cia sugli allagamenti della scorsa notte di numerose aziende agricole sollecitano risposte urgenti ed adeguate da parte dei Dipartimenti competenti (Infrastrutture, Ambiente, Agricoltura) e della struttura regionale della Protezione civile”. E’ quanto sostiene il capogruppo di IdV in Consiglio regionale, Nicola Benedetto.
“Per non ripetere gli errori compiuti in occasione dell’alluvione del marzo scorso, di cui nel Metapontino sono ancora purtroppo visibili le ferite – continua Benedetto – è indispensabile affrontare la fase di intervento di pronta emergenza contestualmente a quella per prevenire ulteriori esondazioni dei fiumi Basento e Bradano che potrebbero far seguito alle esondazioni già avvenute del Sinni e dell’Agri, tenuto conto delle colture pregiate danneggiate e che potrebbero essere irrimediabilmente distrutte. Vorrei ricordare che disponiamo di 14 milioni di euro (7 di provenienza regionale e 7 statale) per finanziare un programma di difesa degli argini fluviali nell’area più esposta al rischio alluvioni e dissesto del suolo che è quella Metapontina. In questa circostanza – aggiunge – la sentenza del Consiglio di Stato che ha abolito la cosiddetta ‘tassa sulle disgrazie’ ci viene incontro e, pertanto, il Governo Monti non può più assumere lo stesso atteggiamento da ‘Ponzio Pilato’ del Governo che l’ha preceduto. Ovviamente ci aspettiamo di più dalla Protezione Civile regionale che, dopo aver smentito le notizie diffuse nei giorni scorsi da organi di informazione sul pericolo di dissesto del suolo a seguito delle abbondanti nevicate, non può limitarsi, come leggiamo dalla nota di ieri sera, al monitoraggio costante dei fiumi lucani e ad avvisare i Sindaci del Metapontino del pericolo. Questa è la Protezione Civile della burocrazia”.