"Dopo l'Agcom e il garante della Privacy, presto ci sarà un'altra nomina ad personam, un'altra anomalia targata esecutivo Monti: anche per i vertici dell'Agenzia Digitale assisteremo ad un concorso 'truccato'.” A dichiararlo Felice Belisario capogruppo dell’Italia dei Valori a Palazzo Madama il quale sulla vicenda ha presentato un’interrogazione. Belisario sottolinea: " Sembra che in assenza di 'avviso pubblico siano stati già fatti dei colloqui da una società di 'cacciatori di teste' per sondare la disponibilità a ricoprire l'incarico di direttore. Insomma, il governo dei cosiddetti tecnici ha già individuato chi sarà il prossimo nominato. Alla faccia della trasparenza!". "Secondo fonti di stampa – prosegue – il nome in pole position per il posto di direttore sembrerebbe quello di Stefano Parisi che in passato, come amministratore delegato di Fastweb, è stato anche indagato per associazione per delinquere e false fatturazioni. Senza contare che, essendo Parisi il capo di Confindustria digitale, si porterebbe dietro un enorme conflitto d'interessi! Il governo dei professori non sembra davvero in cerca di competenze, altrimenti avrebbe deciso di procedere con un vero e proprio bando di gara. Per l'Authority, che vigilerà sulle applicazione del pacchetto Sviluppo e sull'agenda digitale, occorrono criteri cristallini di selezione, quelli adottati da Monti invece – conclude Belisario – tanto per cambiare sono opachi e ci ricordano le vecchie pratiche del precedente esecutivo. E' ora di voltare pagina".
BAS 09