A seguito della disastrosa alluvione che nel 2005 coinvolse New Orleans, la Regione Basilicata decise di dare vita all’iniziativa “Basilicata per New Orleans” volta a costituire un fondo destinato alla comunità jazzistica della città. Un’idea che fu subito sposata dall’allora Azienda di promozione turistica con il suo direttore Iso De Bonis, dalle Province di Potenza e Matera, dai Comuni di Potenza, Matera, Maratea, Policoro, Venosa, e dalle associazioni Onix jazz club e jazzit.
Presentato al pubblico con una conferenza stampa, tenutasi a Roma il 2 aprile del 2006 presso la Casa del Jazz alla presenza del console americano a Napoli Bennett Lowenthal, il progetto diede vita ad una serie di concerti che si svolsero in Basilicata con il coinvolgimento di musicisti di fama internazionale e dei talenti locali.
Il tour che prese il via dal Conservatorio Gesualdo da Venosa a Potenza per poi fare tappa a Matera, Venosa, Maratea e Policoro, vide la partecipazione di musicisti quali Ettore Fioravanti, Roberto Gatto, Franco D’Andrea, Stefano De Bonis e Stefano Bollani. Sul palcoscenico si avvicendarono anche numerosi gruppi locali quali il Matera Jazz Group, i Six Machine, il Jazz Colour Group, l’Sos Jazz Quartet, il quartetto di Valerio Pontrandolfo, e un coro di spiritual e gospel, il St. John Singer.
Gli incassi dei concerti permisero agli organizzatori di devolvere 10mila euro ad una delle più importanti scuole di jazz a livello mondiale, la Thelonious Monk Institute of Jazz, che contribuisce alla formazione e alla crescita delle comunità locali mediante la musica jazz.
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