“L'epopea renziano-pittelliana circa le magnifiche e progressive sorti dello Sblocca Italia sembra aver annebbiato anche parte della informazione lucana che, in un incomprensibile gioco delle parti, tende a nascondere le forti criticità, che le lucane e i lucani, a vario titolo, stanno esprimendo nei confronti di un decreto nello specifico e, più in generale, nei confronti del tentativo di colonizzazione di una intera regione portato avanti dalle multinazionali energetiche”.
Lo sostiene in una dichiarazione il senatore lucano di Sinistra Ecologia Libertà, Giovanni Barozzino, che fa sapere di avere votato “contro il decreto Sblocca Italia, non solo perché allude ad una inaccettabile arrendevolezza ai profitti delle compagnie petrolifere, ma anche perché – attraverso il mercimonio delle royalties – si vuol far passare una vera e propria spoliazione come una vittoria”.
“Come abbiamo più volte affermato come Sinistra Ecologia e Libertà – sottolinea Barozzino – non di vittoria si tratta, bensì del tentativo consumato, seppur taciuto, di trasformare definitivamente la Basilicata in una gruviera desertificata, sia dal punto di vista territoriale e ambientale, sia dal punto di vista sociale. Altro che social card per i poveri. Se si vuole affrontare la questione drammatica della povertà delle lucane e dei lucani si avvii la sperimentazione di uno strumento universale – fuori dalla filiera delle clientele – come il Reddito Minimo Garantito e, contemporaneamente, si appronti una stagione di investimenti su settori che, a differenza delle estrazioni, siano capaci di dare vita a nuovi posti di lavoro”.
“La Basilicata – dice ancora il parlamentare lucano – non è la terra delle scorribande, e i 'quattro comitatini' derisi da Renzi sono una realtà che dice basta a ogni forma di colonizzazione e che lungi dall'essere minoritaria, trova sempre più consapevolezza, come dimostra anche l'importante documento approvato dalla Conferenza Episcopale di Basilicata. Gran parte dei lucani è contraria allo scippo rappresentato dallo Sblocca Italia ed il sottoscritto, coerentemente con le proprie convinzioni e con il mandato di rappresentanza popolare ricevuto, ha votato contro e parteciperà a tutte le iniziative – conclude Barozzino – in cui sarà rivendicata la dignità di una intera comunità, a cominciare dalla manifestazione indetta da movimenti e associazioni per domani 8 novembre”.
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