“Balzello Eipli”, Pdl-Fi: un tavolo per risolvere criticità

Lo hanno chiesto, in una conferenza stampa, i consiglieri regionali Napoli e Castelluccio “per mettere fine all’assurdo tributo ai danni dei consorziati del Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto”

&ldquo;Un tavolo con il presidente Pittella e l&rsquo;assessore Braia, alla presenza del Commissario unico e di funzionari del Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto, Eipli e agricoltori per mettere fine, definitivamente, all&rsquo;&lsquo;assurdo tributo&rsquo; Eipli-Consorzio di Bonifica ai danni dei consorziati&rdquo;. E&rsquo; quanto annunciato, oggi, in una conferenza stampa dai consiglieri regionali del gruppo Pdl-Fi, Michele Napoli e Paolo Castelluccio.<br /><br />&ldquo;Il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto &ndash; hanno spiegato gli esponenti del gruppo Pdl-Fi -, con una delibera Commissariale (la n. 622 del 25.11.2016) ha rinviato le procedure di riscossione dei contributi aggiuntivi posti a carico dell&rsquo;utenza e relativi alla copertura dei costi addebitati al Consorzio stesso dall&rsquo;Eipli, in quanto oggetto di ricorso in opposizione. Opposizione che si fonda su una serie di motivi di legittimit&agrave; riguardanti innanzitutto la competenza dell&rsquo;organo che ha imposto il contributo aggiuntivo (assunta dal Comitato di coordinamento anzich&eacute; dal Consiglio dei Delegati cos&igrave; come prevede la L.R. n.33/2001)&rdquo;.<br />Napoli e Castelluccio hanno precisato, inoltre, che &ldquo;nella deliberazione si ravvisa anche un vizio di eccesso di potere&rdquo; in quanto &ldquo;il contributo a ristoro dei costi dell&rsquo;E.I.P.L.I. (Ente per lo Sviluppo dell&#39;Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia) deve esser comunque in relazione al beneficio realmente ottenuto&nbsp; dall&rsquo;utenza e quindi a consumo e non commisurato in maniera forfettaria un tanto ad ettaro (nella fattispecie 150 euro).<br /><br />&ldquo;Il contributo &ndash; hanno proseguito – viene imposto retroattivamente violando il fondamentale canone, sancito costituzionalmente e giurisprudenzialmente, della irretroattivit&agrave;. Infatti, non &egrave; possibile imporre il pagamento di contributi in relazione a situazioni passate, ma solo per il futuro. Chi somministra e chi riceve &ndash; hanno precisato – devono conoscere prima i costi. L&rsquo;azienda deve poter programmare i costi della produzione agricola&rdquo;.<br /><br />Gli esponenti di Pdl-Fi hanno ricordato che &ldquo;le vessazioni a carico degli utenti nascono da decenni di cattiva amministrazione e miopia nelle scelte organizzative e infrastrutturali. Errori che si riscontrano innanzitutto nella scelta di approvvigionare con la Puglia con il sistema a caduta e i pianori della Basilicata con invasi posti pi&ugrave; in basso con pesanti ripercussioni sui costi per l&rsquo;energia necessaria al sollevamento. E&rsquo; il caso della Diga del Pertusillo la cui acqua va in Puglia e di quella di Montecotugno che si trova pi&ugrave; in basso dei terreni da irrigare. Il Consorzio &ndash; hanno concluso – non ha correttamente utilizzato le risorse assegnate per il ristoro dei costi di sollevamento n&eacute; mai ha inteso dotarsi di impianti di produzione di energia, sfruttando la risorsa idrica a sua disposizione, per compensare gli alti costi del sollevamento dell&rsquo;acqua&rdquo;.<br />Presenti all&rsquo;incontro con i giornalisti anche il sindaco di Montalbano Jonico e una delegazione degli agricoltori del Metapontino.<br /><br />Il sindaco Enzo Devincenzis ha sottolineato che &ldquo;Eipli ha inviato 9200 raccomandate agli agricoltori per la messa in mora e l&rsquo;interruzione dei termini di prescrizione a firma del commissario del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto. Da anni &ndash; ha detto il sindaco di Montalbano Jonico – siamo mobilitati per contestare questa tassa iniqua che appesantisce gli agricoltori con un debito pregresso verso il Consorzio pari a circa 600 euro per ettaro. Poich&eacute; le prenotazioni irrigue sono pari a circa 20 mila ettari, tutti gli utenti del Consorzio di Bonifica hanno un debito pregresso di circa 12 milioni di euro. Rivendichiamo &ndash; ha concluso – pari dignit&agrave; rispetto ad altri operatori economici. Noi imprenditori agricoli ci rifiutiamo all&rsquo;idea che l&rsquo;agricoltura lucana sia destinata al fallimento&rdquo;.<br />

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