Il consigliere regionale del Partito democratico ha firmato una proposta di legge per definire compiti, competenze e professionalità degli assistenti familiari
“Definire il percorso formativo degli assistenti familiari, i requisiti professionali necessari e realizzare un apposito albo regionale con iscrizione degli operatori competenti”.<br /><br />Questi alcuni degli obiettivi di una proposta di legge, firmata e presentata dal consigliere regionale del Partito democratico, Vincenzo Robortella, per disciplinare l’insieme delle cure fornite a domicilio, in particolare nei confronti di persone non autosufficienti e anziane.<br /><br />“Questa proposta – dice Robortella – nasce dalla necessità di prevedere regole precise per ciò che riguarda il ricorso ad assistenti familiari o badanti. In particolare negli ultimi anni, visto anche il progressivo invecchiamento della popolazione, abbiamo assistito ad un aumento esponenziale di questo fenomeno. In ragione della particolare sensibilità dell’argomento e del delicato compito che viene svolto da questi assistenti, ritengo necessario che, in analogia ad altri professionisti che offrono servizi legati alla cura della persona, si definiscano nei particolari criteri e capacità dei singoli operatori, per garantire una qualità dei servizi adeguata alle aspettative e realizzare concrete misure di contrasto al lavoro irregolare”.<br /><br />“Il testo normativo – prosegue il consigliere – si rivolge da un lato agli assistenti familiari e, dall’altro, alle famiglie che intendono avvalersi di questo servizio. Si definiscono compiti e competenze, si promuovono attività di informazione, assistenza e sostegno economico in favore delle famiglie e si coinvolgono, in questo processo, gli enti locali e le aziende sanitarie locali. Sarà istituito, inoltre, un albo regionale e sportelli per l’assistenza, per informazioni di natura tecnica, economica e lavorativa”.<br /><br />“Garantire la qualità dei servizi offerti – conclude Robortella – insieme alla certezza di avere di fronte un operatore qualificato è necessario a maggior ragione laddove non esistono forme alternative di assistenza domiciliare, allargando al contempo la possibilità per le famiglie di accedere alle prestazioni degli assistenti familiari con un minor aggravio sui bilanci familiari”. <br /><br />L.C.<br />